Sulle cosiddette "pensioni d'oro" va in scena un duello tra presidenza del Consiglio e ministero dell'Economia (Mef). Oggetto del contendere è l'emendamento alla...
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Il testo in questione è stato presentato in commissione Bilancio della Camera, ma così com'è non piace a imprecisate "fonti di governo" citate dall'Ansa, secondo le quali la nuova norma, risultato di un "blitz all'ultimo secondo" del Mef, toccherebbe solo le eventuali pensioni d'oro in liquidazione a partire dal 2015, senza intervenire su quel che è successo nei tre anni trascorsi dall'entrata in vigore della legge Fornero.
La questione però potrebbe essere ancora più complicata.
La precisazione serve probabilmente ad evitare un paradosso: siccome il tetto riguarderebbe tutti i lavoratori, non solo gli alti funzionari o coloro che avranno pensioni alte, verrebbero congelati anche gli assegni di coloro che per un'altra norma della riforma Fornero sono stati costretti a lavorare oltre i 40 anni (per la pensione anticipata servono almeno 42 anni e mezzo di contributi per gli uomini e 41 e mezzo per le donne). Ma non è chiaro come questa contribuzione aggiuntiva vada calcolata: se venisse utilizzato il retributivo allora la correzione risulterebbe in molti casi addirittura più vantaggiosa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino