BRUXELLES «Dear Mr. President, in vista delle prossime decisioni sull'apertura di procedure per deficit eccessivo, vorrei esprimere la profonda preoccupazione del gruppo...
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Per «risolvere i dubbi e gli interrogativi che sono stati lasciati aperti nell'ultimo paio di mesi sullo stato delle finanze pubbliche in numerosi Stati membri» – ha scritto Weber – è «indispensabile» un'applicazione “stretta” del Patto. Per il capogruppo del Ppe, ne va della «legittimità» della stessa Ue. La trattativa tra Roma e Bruxelles sembra ancora aperta. Nel dibattito di orientamento tenuto dal collegio dei commissari martedì, alcuni hanno chiesto una multa per Spagna e Portogallo perché, trovandosi sotto procedura per deficit eccessivo, non sono riusciti a far scendere il disavanzo come richiesto. Il caso italiano è considerato «il più complicato», spiega una fonte europea. Juncker vorrebbe evitare un nuovo scontro con Matteo Renzi. La Commissione sarebbe disponibile a concedere tutta la flessibilità. Ma anche in quel caso «i conti non tornerebbero», dice un'altra fonte: le previsioni economiche indicano una deviazione sul saldo netto strutturale nel 2015, 2016 e 2017.
Il documento inviato da Pier Carlo Padoan il 9 maggio non avrebbe convinto Bruxelles, nonostante la conferma delle clausole di salvaguardia – l'aumento dell'Iva – per il prossimo anno se non saranno trovate risorse alternative. La Commissione sarebbe in attesa di altri chiarimenti sull'aggiustamento strutturale per il 2017. Molto vicino al governo di Berlino, Weber ha espresso la tradizionale posizione della Germania. La Commissione deve affrontare «in modo rapido e con decisione» i casi in cui deficit o debito «non diminuiscono a sufficienza». La richiesta di aprire una procedura nei confronti dei paesi a rischio di deviazione è esplicita: «ci aspettiamo determinazione, in particolare con le decisioni a venire sull'apertura di procedure per deficit eccessivo», ha scritto Weber a Juncker: «tutti gli strumenti – inclusi quelli del braccio correttivo - dovrebbero essere usati con massima forza». L'Italia è avvertita.
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Il Gazzettino