Mutui, l'inversione di rotta: scattata la discesa dei tassi (fissi)

Mutui, l'inversione di rotta: scattata la discesa dei tassi (fissi)
ROMA - I mutui a tasso fisso invertono la rotta. Negli ultimi due mesi il costo dei prestiti per l’acquisto di una casa, dopo la forte impennata dei mesi scorsi, è...

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ROMA - I mutui a tasso fisso invertono la rotta. Negli ultimi due mesi il costo dei prestiti per l’acquisto di una casa, dopo la forte impennata dei mesi scorsi, è tornato a scendere. E con la prospettiva di un allentamento della stretta monetaria da parte delle banche centrali il calo continuerà nei prossimi mesi. «In poche settimane abbiamo registrato un andamento in discesa del costo di finanziamento per i mutui a tasso fisso, mentre l’indice Euribor, a cui sono legati i mutui a tasso variabile, per ora non ha fatto registrare una variazione significativa», spiega Angelo Spiezia, amministratore delegato di Telemutuo.


Archiviata la lunga serie di rialzi, che in poco più di un anno ha portato il livello dei tassi di interesse in Europa al 4,5%, la frenata dell’inflazione e il rallentamento dell’economia dovrebbero ora spingere la Banca centrale europea a ridurre i tassi, con un primo taglio atteso dagli analisti di 25 punti base a marzo a cui dovrebbe seguirne un secondo di pari importo a giugno. Secondo molti economisti un ulteriore taglio dello 0,5% potrebbe avvenire poi nella seconda metà del 2024. Il mercato ha iniziato così a scontare un possibile scenario ribassista con l’Irs, l’indice di riferimento europeo per i mutui a tasso fisso, che ha iniziato a muoversi verso il basso alleggerendo il costo dei prestiti.
«La riduzione dei tassi reali dei mutui registrata nel mese di dicembre - sottolineano da Bnl Bnp Paribas - rispecchia le attese dei mercati riguardo una pausa ai rialzi del costo del denaro, decisa dalle banche centrali nelle riunioni degli ultimi mesi dell’anno». Per quanto riguarda una riduzione dei tassi nel breve termine gli analisti dell’istituto restano tuttavia prudenti «poiché la strategia in termini di riduzione dell’inflazione non è ancora giunta completamente a termine».
Il picco di crescita del costo dei prestiti per la casa a tasso fisso sembra comunque ormai raggiunto e chi si trova ora a sottoscrivere un mutuo riesce già a risparmiare qualche decina di euro sulla rata mensile rispetto a un paio di mesi fa. Restano invece per il momento stabili i finanziamenti a tasso variabile. Vediamo qualche simulazione.
Secondo le rilevazioni di Facile.it, il miglior tasso fisso disponibile oggi per un mutuo standard di 126.000 euro in 25 anni ha un tasso del 3,36% e una rata di 600,13 euro al mese. Lo scorso ottobre lo stesso prestito veniva proposto al 4,1% con una rata di 662,99 euro. Questo significa che oggi si riesce a spuntare una rata più bassa di circa 62 euro rispetto a chi ha sottoscritto il mutuo ad ottobre. Considerando tutta la durata del finanziamento, il risparmio è di 18.600 euro. Anche guardando ai valori medi delle proposte disponibili sul mercato si conferma la tendenza al ribasso. Oggi i tassi fissi medi (Tan) viaggiano intorno al 3,5%, con una rata media di 630 euro. Lo scorso ottobre erano al 4% e un costo mensile di 668 euro. Una differenza di quasi 40 euro al mese, pari a 11.400 euro in meno di interessi se si considera l’intera durata del finanziamento. 


IL FINANZIAMENTO
L’ufficio studi di Telemutuo calcola che tra metà novembre e metà dicembre il tasso di riferimento per i mutui a tasso fisso è passato dal 3,67% al 3,05% determinando per un prestito da 100mila euro una riduzione della rata mensile di 31,63 euro (con un prestito a 20 anni) e di 33,28 euro a 30 anni. Un calo che si traduce in un risparmio, a fine ammortamento, compreso tra 7.951 e 11.980 euro.


La convenienza è ancora più evidente all’aumentare dell’importo finanziato. Per un prestito di 200mila euro, sempre secondo Telemutuo, il calo dell’Irs si è tradotto in un risparmio di 63,26 euro al mese a 20 anni e di 66,56 euro a 30. Al termine del finanziamento, il calo si traduce in un risparmio di 15.182 euro per il prestito ventennale e di 23.961 euro per il trentennale.
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Il Gazzettino