Nel complicatissimo puzzle del salvataggio di Mps, un tassello si è messo a posto da solo. Nel giorno del cda convocato a Milano per tracciare una strada alternativa...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La prospettiva di un Esecutivo a breve «ci dà fiducia sulla possibilità di perfezionare il nostro piano», ha spiegato una fonte vicina al board senese. Perché per ricapitalizzare la banca con 5 miliardi, trovandoli solo sul mercato, «i tempi ci sono». L'operazione dovrà concludersi entro la fine dell'anno, visto che la Bce ha risposto picche alla richiesta senese di poter prorogare la scadenza di 20 giorni.
L'ultimo aggiustamento del piano è arrivato alla fine del cda: la banca ha riaperto la conversione dei bond subordinati in azioni, allargando le maglie in modo da coinvolgere anche la clientela retail. Infatti, per evitare ricorsi o tirate di orecchie da parte della vigilanza, per la conversione che si è chiusa nei giorni scorsi Mps aveva previsto requisiti così stringenti che alla fine solo i possessori istituzionali hanno potuto aderire.
Per esempio: a differenza di quanto avvenuto finora, stavolta Mps intenderebbe andare proprio a bussare alle porte dei risparmiatori, per informarli della possibilità di convertire i loro bond in azioni. Su questo aspetto si sono concentrati i contatti con la Consob. L'operazione potrà partire, ha spiegato la banca, «una volta ottenute le necessarie autorizzazioni». Con la conversione dei bond istituzionali Mps ha raccolto un miliardo. Dal retail - 40 mila risparmiatori con bond subordinati per un totale di 2 miliardi - Siena conta di portare a casa una cifra compresa fra il miliardo e il miliardo e mezzo. Un altro miliardo arriverebbe poi dal fondo sovrano del Qatar che, secondo fonti vicine al dossier, «è della partita».
Dopo le dimissioni di Matteo Renzi, gli Emirati hanno preso tempo, ma ora potrebbero essere rassicurati dal fatto che a breve ci sarà un Governo con pieni poteri. Il rimanente dei 5 miliardi dovrebbe arrivare con un'operazione di collocamento privato. In pratica, le banche di affari - guidate da Jp Morgan e Mediobanca - non si costituiranno in consorzio di garanzia ma, per piazzare la cifra restante, andranno a cercare quegli investitori che abbiano mostrato interesse all'operazione.
Nulla toglie che una parte residuale possa poi essere coperta anche da un contributo dello Stato, azionista di Mps.
Il Gazzettino