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La guerra delle materie prime.
Già prima dell’invasione dell’Ucraina era un po’ questa la minaccia più pesante per la crescita globale. Con un impatto diverso, certo, ma le difficoltà nelle catene di approvvigionamento globale già si facevano sentire.
SCELTE OBBLIGATE
Il risultato è che in un mondo con bassa crescita e inflazione a due cifre, la liquidità sta creando un buco nelle tasche degli investitori. Come proteggere il proprio capitale? «Gli asset reali e gli strumenti ad alto reddito sono la risposta», fa presente Polina Kurdyavko, head of emerging markets e senior portfolio manager di BlueBay. In particolare, all’interno del debito dei mercati emergenti in valuta forte, i bond high yield offrono rendimenti a due cifre con una duration relativamente bassa. Si tratta di una buona alternativa per compensare il 7-10% di inflazione, a patto che i tassi di default rimangano al di sotto delle due cifre, che è quello che ci aspettiamo. «Riteniamo, inoltre», spiegano da BlueBay, «che i venti di coda dei prezzi elevati delle materie prime e dei tassi più elevati forniranno sostegno alle valute dei mercati emergenti e agli asset locali legati all’inflazione». Meglio non farsi illusioni però. «In tempi di alta inflazione e bassa crescita, è probabile che dovremo prendere decisioni difficili. Spesso, in tempi come questi, si tratta di scegliere l’opzione “meno peggio”». E «fortunatamente», aggiunge Kurdyavko, «gli investitori hanno più alternative quando si tratta di proteggere il proprio capitale».
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