Lavoro e intelligenza artificiale: rivoluzione nel 75% delle professioni: dai registi ai croupier, dai fisici ai centralinisti. Quali saranno più richieste e quali rischiano di sparire

La ricerca "predittiva" di Ey, Manpower e Sanoma

Lavoro e intelligenza artificiale: rivoluzione nel 75% delle professioni: dai registi ai croupier, dai fisici ai centralinisti. Quali saranno più richieste e quali rischiano di sparire
L’intelligenza artificiale e il futuro delle professioni in uno scenario prossimo venturo che prevede lavori sempre meno richiesti e lavori, anche di nuovo tipo, in ascesa....

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L’intelligenza artificiale e il futuro delle professioni in uno scenario prossimo venturo che prevede lavori sempre meno richiesti e lavori, anche di nuovo tipo, in ascesa. In sostanza l'IA, secondo le previsioni è destinata a modificare il 75% del mercato del lavoro con l'apertura di una lunga fase di difficile confronto fra domanda e offerta, quest'ultima basata su un sistema formativo, dalla scuola superiore all'università, che stenterà ad allinearsi.

 

Il caso di Fisici

Il caso dei fisici, ovvero dei laureati in Fisica, diventerà, ad esempio sempre più emblematico: dai fatto da molti anni una buona quota di questi laureati, in particolare nei paesi anglosassoni, non si occupa strettamente di Fisica e di ricerca ad essa collegata, ma di gestione di ingenti quantità di dati relativi all'economia, ai mercati azionari, ai mercati immobiliari, ai mercati finanziari. Il fisico impara a appunto a gestire le grandi quantità di dati scaturiti da ricerche, esperimenti  e studi (pensiamo all'astrofisica o alla fisica nucleare), una capacità applicabile ad altri settori che ugualmente richiedono la dimestichezza con millanta variabili, dimistichezza che sarà ancora più utile con le possibilità di indagine e di previsione favorite dallo sviluppo dell'intelligenza artificiale.  

 

I lavori più a rischio

 

Fra i lavori più a rischio, secondo una ricerca di Ey, Manpower e Sanoma riportata in un articolo di Cristina Casadei su Il Sole 24 Ore: (in ordine dal più minacciato, ovvero tendenza in calo del 6,4%, al meno minacciato, ovvero meno 2,3%) intervistatori e rilevatori professionali, venditori a distanza, centralinisti, croupier, personale non qualificato nella risorazione, addetti ai call center, tecnici nella pubblica amministrazione addetti al rilascio di certticati e documenti personali; addetti ai servizi interni di cassa; tecnici sanitari di laboratorio biomedico; addetti alla vendita di biglietti.

 

I lavori che saranno più richiesti

I lavori in ascesa, dal più richiesto (+6,8%) al meno richiesto (+2,9%): ingegneri industriali e gestionali, registi, commercializzazione di beni e servizi; fisici; imprenditori e amministratori di servizi alle imprese e alle persone; direttori e dirigenti dipartimento finanza e amministrazione; compositori; specialisti nell'organizzazione del lavoro; specialisti in economia aziendale; specialisti in sistemi economici.  

 

I settori in cui serviranno più lavoratori

Sempre Fra i 9 settori di cui si prevede una crescita, rispetto ai 23 complessivi del mercato, ecco telecomunicazioni, public utilities, chimica, servizi di cura, di educazione, formazione e di gestione delle risorse umane.

 

E quelli in cui ne serviranno meno

Fra questi figurano banche e assicurazioni, che tuttavia fanno parte del ristretto numero di settori che già tempo si stanno riorganizzando per quanto riguarda l'uso dell tecnologie dei dati.

 

I lavori più richiesti

Di ingegneri gestionali e fisici ne serviranno sempre di più (+7%), ma anche di analisti di mercato e psicologi del lavoro e della formazione (+3%). Serviranno  profili ad alto contenuto creativo, come architetti, progettisti, pianificatori, ma anche le professioni legate al marketing e alle vendite (+5%).

 

L'effetto dell'intelligenza artificiale

In Italia - si legge sempre su Il Sole 24 Ore - la domanda di lavoro continuerà a crescere, anche se la crescita rallenterà a partire dal 2024 e poi, in modo più significativo, dal 2027, con la maggiore diffusione di soluzioni di intelligenza artificiale generativa e robotica avanzata nelle aziende. Ci sarà infatti sempre meno bisogno di tecnici, conduttori d’impianti, lavoratori della logistica e di chi svolge mansioni d’ufficio.

 

I lavori green

La competenze sull'ambiente saranno sempre più richieste con la quasi totalità delle aziende che lamenta la mancanza di  tali figure professionali: ingegneri di fonti di energia rinnovabili e della mobilità elettrica e manager dei rischi ambientali.

 

La mancanza di specializzati Stem

Stem (scienze, tecnologie, ingegneria e matematica) è la sigla che ricorre da un decennio e che l'intelligenza artificiale rafforzerà ulteriormente: e allora ecco che servirà formare sempre più professionisti in scienze e tecnologie agrarie, biotecnologie, scienze e tecnologie informatiche, disegno industriale, tecnici programmatori, grafici, tecnici agronomi. 

 

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Il Gazzettino