Italia-Cina, il ministro Tria: «Tempesta in un bicchiere d'acqua»

Sul memorandum d'intesa con la Cina che il governo italiano dovrebbe firmare in occasione della visita a Roma del segretario generale del Partito Comunista Cinese e presidente...

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Sul memorandum d'intesa con la Cina che il governo italiano dovrebbe firmare in occasione della visita a Roma del segretario generale del Partito Comunista Cinese e presidente della Repubblica Popolare Xi Jinping si è creata «una tempesta in un bicchier d'acqua». Lo sottolinea il ministro dell'Economia Giovanni Tria, a margine dell'Ecofin a Bruxelles. «Si sta facendo una gran confusione su questo accordo - risponde il ministro - che non è un accordo, ma un memorandum d'intesa: da quello che so, vi si ribadiscono i principi di collaborazione e di cooperazione economico-commerciale, che sono presenti in tutti i documenti europei». «Ovviamente - prosegue Tria - nessuna regola commerciale ed economica viene cambiata, e non sarebbe neppure nelle possibilità italiane, visto che il commercio internazionale è una competenza europea. Io credo che sia una tempesta in un bicchier d'acqua. Detto questo, forse questo bisogna tenere conto di alcune preoccupazioni, ma credo che ci sia confusione intorno a questa cosa».


Ma, gli è stato chiesto, vale la pena di firmare un memorandum d'intesa che ha sollevato perplessità anche dagli Usa, se non si tratta di un documento vincolante? «È una questione - ha risposto il ministro dell'Economia - che non voglio discutere qui: se ne occupano il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri». «Io - ha aggiunto - ho detto la mia opinione: la Belt and Road Initative è un'iniziativa partita nel 2013: essenzialmente è una grande visione di cooperazione economica, di connessione attraverso infrastrutture tra l'Europa e l'Asia. Di per sé, è chiaro che è una visione positiva», ha concluso.
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Il Gazzettino