Il governo approva il decreto salva-banche con i soldi dei privati

Il governo approva il decreto salva-banche con i soldi dei privati
(Teleborsa) - Il governo ha approvato nel fine settimana il cosiddetto decreto salva-banche. Una decisione tanto attesa quanto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - Il governo ha approvato nel fine settimana il cosiddetto decreto salva-banche.

Una decisione tanto attesa quanto mai necessaria, in vista dell'efficacia dal 1° gennaio 2016 della direttiva europea sul bail-in (salvataggi bancari).

Superato infatti lo scoglio della Legge di stabilità, la cui approvazione dal Senato è arrivata sabato, come previsto, il Consiglio dei Ministri si è riunito in tutta fretta domenica pomeriggio, approvando un provvedimento che consentirà il salvataggio di 4 piccoli Istituti bancari in difficoltà finanziaria -  CariFerrara, CariChieti, Banca Marche e Banca Etruria - attingendo a risorse private (non pubbliche) ed ai fondi approntati dalle banche stesse (2 miliardi) e confluiti nel cosiddetto Fondo interbancario a tutela dei depositi. 

Il comunicato stampa di palazzo Chigi, infatti, annuncia l'approvazione del decreto sottolineando che “consente di dare continuità all'attività creditizia ed ai rapporti di lavoro, tutelando pienamente i correntisti”. 

Il decreto legge - si spiega - ha un ambito estremamente circoscritto ed è volto unicamente a: costituire tempestivamente le nuove banche (banche-ponte), definire le modalità di raccolta dei contributi che le banche verseranno al Fondo di risoluzione nazionale, definire le modalità per l'applicazione di una disciplina fiscale ad hoc alle nuove banche (differimento imposte). 

Il decreto legge in questione, che per ovvi motivi di urgenza entra in vigore già da oggi, per non ricadere nell'applicazione della normativa sul bail-in, non prevede alcuna forma di finanziamento o supporto pubblico alle banche in risoluzione o al Fondo nazionale di risoluzione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino