Su diverse isole dell'arcipelago delle Cicladi un gran numero di turisti stranieri, attualmente in vacanza, sono alle prese con problemi di approvvigionamento, soprattutto per...
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Continua a peggiorare, quindi, la situazione in Grecia per il settore del turismo a causa della decisione del governo di indire un referendum sul piano di salvataggio del Paese. Come riferisce l'edizione online di Kathimerini, Alla base del problema, secondo la Camera di Commercio delle Cicladi, isole lontane dal Pireo, il fatto che le imprese locali non possono pagare i loro fornitori esteri a causa del controllo dei capitali imposto dal governo.
Non solo gli albergatori sulle isole ma anche quelli nel resto della Grecia sono molto preoccupati per il rischio di trovarsi senza forniture di cibi e bevande e temono che, se il problema non verrà risolto al più presto, saranno costretti a chiudere le loro attività. Una tale evenienza significherebbe che solo un anno dopo l'eccezionale stagione del 2014, il settore turistico greco subirebbe un'ondata di licenziamenti e fallimenti di imprese tale da segnare uno dei peggiori record nella storia del Paese. Da parte sua, l'Associazione delle agenzie turistiche elleniche (Sete) ha confermato ieri che negli ultimi giorni il calo delle prenotazioni ha raggiunto il 30-40%. Ciò significa che almeno 240.000 prenotazioni attese negli ultimi cinque giorni non si sono concretizzate Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino