(Teleborsa) - L'interesse del Paese è che "Draghi vada subito al Quirinale, che si facciano le elezioni e che governi chi le vince". Così il ministro dello Sviluppo Economico...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Per il titolare del MiSE, il migliore degli scenari, sarebbe che Draghi "rimanesse lì per tutta la vita" ma sa già che questo non sarà possibile. Da gennaio "cambierà la musica" perché mancherà un anno alle elezioni e la coalizione non può "resistere ad un anno di campagna elettorale permanente". I partiti, infatti, "smetteranno di coprire Draghi e si concentreranno sugli elettori"", e davanti a "scelte politicamente sensibili" prenderanno posizioni contrastanti.
Sulle amministrative a Roma, sorprende "l'endorsement" a Carlo Calenda. L'esito - dice Giorgetti - "dipende da quanto Calenda riesce a intercettare il voto in uscita dalla destra. Se va al ballottaggio con Gualtieri ha buone possibilità di vincere. E, al netto delle esuberanze, mi pare che abbia le caratteristiche giuste per amministrare una città complessa come Roma". Nel caso in cui al ballottaggio andassero Gualtieri e Michetti, "vince Gualtieri", dice Giorgetti secondo il quale per la Capitale "il candidato giusto sarebbe stato Bertolaso". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino