Flat tax del 7% per i pensionati che dall'estero scelgono il Sud

Flat tax del 7% per i pensionati che dall'estero scelgono il Sud
Prima o poi si riuscirà a trovare il modo di bloccare la fuga dei cervelli giovani. Intanto è pronta una proposta per convincere i nostri pensionati emigrati...

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Prima o poi si riuscirà a trovare il modo di bloccare la fuga dei cervelli giovani. Intanto è pronta una proposta per convincere i nostri pensionati emigrati all'estero a tornare in Italia. Nel Mezzogiorno, per la precisione, lì dove il mare luccica, il clima è mite e la vita costa un po' di meno. L'idea è già un po' che circola e nella passata legislatura è stata avanzata da vari partiti. L'estate scorsa ne aveva parlato anche il vicepremier Matteo Salvini. Ed è proprio la Lega che stavolta rilancia la proposta con un emendamento alla manovra: chi tornerà potrà usufruire di un consistente sconto sull'Irpef, ovvero pagherà solo un forfait del 7% all'anno per cinque anni. È il cosiddetto modello Portogallo, uno dei paesi che negli ultimi anni - anche per la bassa tassazione - ha attratto molti pensionati che hanno stabilito lì la loro residenza.


DESTINAZIONE SUD
L'emendamento a prima firma Bagnai depositato in commissione Bilancio del Senato, comunque, non si propone di attrarre solo i pensionati italiani espatriati, ma tutti gli arzilli vecchietti, anche di altre nazionalità. Un solo paletto: la residenza fuori dall'Italia deve risultare da almeno 5 anni. Le regioni di destinazione dovranno essere quelle del Sud Italia, ovvero Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia.

Il cosiddetto turismo previdenziale, ovvero il flusso dei pensionati che decidono di trasferirsi fuori dai confini nazionali alla ricerca di località più accoglienti e soprattutto meno care, dove anche con una pensione non proprio da nababbi si riesce a vivere con dignità, negli anni della grande crisi si è accentuato. Secondo i dati forniti dal presidente dell'Inps, Tito Boeri, in Parlamento, nel 2017 erano 373.000 i lavoratori italiani a cui veniva spedito l'assegno pensionistico all'estero. Per una cifra pari a circa un miliardo di euro. Se una parte di loro dovesse trovare allettante la proposta della Lega e decidere di tornare in Italia, questi soldi sarebbero risparmiati? No, ovviamente. Ma almeno sarebbero spesi in Italia con effetto benefico per il sistema. Tra l'altro fin quando queste pensioni, pur erogate in tutto o in parte dall'Inps, sono percepite all'estero, le tasse vengono pagate nel paese dove si risiede. E quindi, nel caso di un rientro, nonostante l'agevolazione, per le entrate dello Stato è un saldo netto positivo. A questo proposito l'emendamento prevede che le maggiori entrate siano destinate all'istituzione di poli universitari tecnico scientifici nel Mezzogiorno. Un emendamento simile (tasse zero per i pensionati dell'Ue che stabiliscono la loro residenza nel Mezzogiorno) è stato presentato anche da Fratelli d'Italia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino