Wall Street, Fca in forte calo: perde oltre il 3 per cento

Il 'dopo Marchionne' si fa sentire sulla Borsa di Milano, dove i titoli del Lingotto sono in deciso ribasso per l'uscita anticipata del ceo di Fca a causa del...

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Il 'dopo Marchionne' si fa sentire sulla Borsa di Milano, dove i titoli del Lingotto sono in deciso ribasso per l'uscita anticipata del ceo di Fca a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute. Il Ftse Mib cede a fine seduta lo 0,87% a 21.605 punti: è Ferrari la più venduta del paniere, con un ribasso del 4,88% a 113,95 euro alla fine degli scambi. Fca contiene le perdite, cedendo l'1,5% a 16,17 euro, dopo aver toccato un minimo in giornata di 15,5 euro. Pesanti anche Exor (-3,2%) e Cnh (-1,7%). Piazza Affari è la Borsa peggiore tra i mercati europei, dove le vendite sono più contenute. La Borsa di Parigi perde lo 0,37%, Francoforte lascia sul terreno lo 0,10%. Sono in calo Londra (-0,3%), e Amsterdam (-0,3%). La Borsa di Wall Street prosegue poco mossa: il Dow cede lo 0,02%, il Nasdaq segna +0,06%. I timori per il commercio globale continuano ad affliggere le Borse, soprattutto dopo che Donald Trump, due giorni fa, ha accusato Cina e Unione europea di manipolare le loro valute. Sul paniere di Milano, spicca anche il ribasso di Enel (-3,65%), che oggi stacca il dividendo. Sul fronte opposto, sono comprate Leonardo (+1,5%), Mediobanca (+1,36%) e Tim (+0,76%). Scivolano Carige (-4,65%), dopo la lettera della Bce, e la maggior parte delle banche del Ftse Mib: Mps è la peggiore e perde l'1%.


Intanto la nomina di Mike Manley come nuovo amministratore delegato di Fca non incide sul rating e sull'outlook del gruppo, che «restano invariati». È quanto si legge in una nota di Standard & Poor's, che «ha già incorporato nelle valutazioni le linee guida del piano» e «non prevede che sotto la guida di Manley ci saranno deviazioni rispetto alla strategia annunciata». L'agenzia di rating ha sottolineato che «l'outlook positivo di Fca riflette la possibilità di un upgrade, nel caso in cui il gruppo continuerà a registrare miglioramenti della redditività e della generazione di flusso di cassa, nonostante le condizioni di mercato più deboli negli Stati Uniti». S&P Global Ratings ha ricordato che le attuali valutazioni su Fca incorporano «volumi stabili», visto che «il leggero calo dei volumi negli Stati Uniti è bilanciato dalla crescita in altre regioni», e considerano, tra le altre cose, un miglioramento dell'Ebitda margin, spese in conto capitali «consistenti» fino a 45 miliardi di euro fino al 2022, nessuna acquisizione di rilievo e assenza di multe da parte del dipartimento di Giustizia americano per la vicenda delle emissioni dei motori diesel. S&P considera inoltre che lo scorporo di Magneti Marelli «sarà neutrale dal punto di vista del leverage». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino