(Teleborsa) - Alla fine i partiti dicono no alla proposta avanzata dal Movimento 5 Stelle, relativa all'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria, la cui bocciatura era...
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La richiesta avanzata una decina di giorni fa dal M5S, a firma Giuseppe Brescia, recitava: “Il giornalismo non potrà mai essere controllore del potere finché il potere controlla il giornalismo”. In questo modo, il partito fondato da Beppe Grillo denunciava il conflitto di interesse che lega la politica alla stampa.
La proposta era poi stata demandata alla commissione Cultura, in abbinamento alla proposta concorrente della maggioranza, pro-finanziamento pubblico. Ed i partiti che compongono la maggioranza, come previsto, hanno mantenuto in vigore gli aiuti all'editoria, approvando un emendamento di Sel, con parere favorevole del Governo, che sopprime proprio l'articolo 1 del decreto relativo all'abolizione del finanziamento pubblico.
L'emendamento è stato votato a maggioranza con 301 voti favorevoli, 115 contrari e 12 astenuti. Ora, la discussione passerà all'articolo 2, relativo agli obblighi di pubblicità di avvisi e bandi pubblici.
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Il Gazzettino