Def, crescita 2018 all'1,5%. Padoan: nuovo governo fermi aumenti Iva

Def, crescita 2018 all'1,5%. Padoan: nuovo governo fermi aumenti Iva
Il Consiglio dei ministri «ha approvati il Def, un Def particolare, come si dice in gergo a politiche invariate, che non contiene la parte programmatica delle riforme che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il Consiglio dei ministri «ha approvati il Def, un Def particolare, come si dice in gergo a politiche invariate, che non contiene la parte programmatica delle riforme che spettano al prossimo governo». Così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni al termine del Consiglio dei ministri. «Oggi fotografiamo con questo Def risultati molto rilevanti», ha aggiunto il premier. Nel Def c'è la «fotografa della situazione tendenziale dell'economia italiana ed emerge un quadro positivo che riflette il buon lavoro fatto in questi 5 anni».


La crescita nel Def è confermata «all'1,5%. Questa cifra riflette un atteggiamento prudenziale di quello che l'economia può produrre». Così il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Le clausole di salvaguardia sugli aumenti Iva «nella versione» del Def approvata dal governo «sono tenute dentro, nell'aspettativa che, come in passato, il prossimo governo presenti misure per rimuoverle», ha poi sottolineato il ministro.

«Il rapporto tra deficit e pil è collocato al 2,3 per il 2017. Questo numero, più alto dell'iniziale previsione dell'1,9 incorpora risorse che il Governo ha messo per aggredire la situazione difficile dal punto di vista bancario», ha proseguito Padoan. Nel 2018 il debito «diminuisce in misura visibile, di un punto percentuale», ha detto ancora Padoan, sottolineando che si tratta di «un dato estremamente importante in un contesto in cui negli anni passati continuava a crescere ed era considerato come uno dei principali fattori di rischio dell'unione monetaria». Ora «sta diminuendo» grazie a una «oculata gestione» che mostra che « la strategia è quella giusta non è necessario deviare o pensare a misure eccezionali».

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino