Decreto fiscale, carcere e limiti al contante: stretta graduale sull'evasione Schede

Decreto fiscale, carcere e limiti al contante: stretta graduale sull'evasione Schede
Via alla stretta sull'uso del contante e a quella sulle sanzioni penali per gli evasori. Il decreto legge che entra in vigore oggi contiene le norme che su fronti diversi...

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Via alla stretta sull'uso del contante e a quella sulle sanzioni penali per gli evasori. Il decreto legge che entra in vigore oggi contiene le norme che su fronti diversi dovrebbero contrastare i comportamenti scorretti dei contribuenti. Ma il testo comprende una buona dose di gradualità e di fatto apre la strada ad aggiustamenti in Parlamento. L'incremento delle pene e l'abbassamento delle soglie per i reati tributari avrà efficacia dalla data di conversione del decreto, verosimilmente intorno alla metà di dicembre. Mentre la riduzione del tetto per l'uso del contante, le sanzioni ai commercianti che non accettano carte di pagamento ed anche gli incentivi per gli stessi esercenti scatteranno dal prossimo primo luglio. Una dilazione temporale che viene incontro alle richieste del Movimento Cinque Stelle.


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Così come è stato Luigi Di Maio a sollecitare una delle pochissime correzioni nel testo finale: è saltata la norma che modificando le regole attuali avrebbe permesso alle imprese del settore militare di partecipare alle operazioni di cooperazione allo sviluppo, accedendo ai relativi fondi. La marcia indietro non è piaciuta al ministero della Difesa. Complessivamente gli articoli dedicati al contrasto all'evasione valgono circa tre miliardi di euro. Il provvedimento interviene poi sulla disciplina degli acconti di imposta versati dai soggetti Iva, permettendo di fatto di spostare dal 2019 al 2020 circa 1,5 miliardi di maggiori entrate. Allo stesso tempo però vengono predisposti per l'anno in corso tagli ai bilanci dei ministeri che potranno arrivare fino a tre miliardi di euro.
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Il Gazzettino