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Il closing arriverà solo fra qualche mese, entro il primo trimestre 2021, ma Stellantis prende sempre di più forma e si prepara ad operare. Dopo aver rivisto la formula della fusione sempre paritetica, ma con minor dividendi per gli azionisti per garantire una maggior liquidità al nuovo gigante nella complessa fase di pandemia, ieri è stato reso noto il cda della newco. I due massimi esponenti che avranno un ruolo esecutivo e il numero dei membri erano già noti, sono stati ufficializzati gli altri nove manager non operativi, la maggior parte di essi indipendente.
Il Gruppo, quindi, nella sua quotidianità, oltre che da John Elkann presidente e da Carlos Tavares nominato ceo, sarà guidato da un comitato e non dal board che avrà un ruolo strategico e di controllo. Come era già stato stabilito lo scorso dicembre, cinque amministratori sono in quota Fca, cinque Psa, mentre l’ad di origini portoghesi è stato voluto da entrambe le compagini.
L’azienda italo-americana, oltre a John Elkann rappresentante del principale azionista di Fca e di Stellantis, ha inserito il cugino Andrea Agnelli (già consigliere di Exor e di Fca), Fiona Clare Cicconi, Wan Ling Martello e Kevin Scott.
Il Gazzettino