L'azienda trevigiana De’ Longhi cede i grandi impianti di condizionamento al colosso giapponese Mitsubishi Electric Corporation e la Borsa premia la società passata di...
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Sul restante 25,03% di DeLclima che rimane sul mercato è partita subito la speculazione da parte degli investitori, che hanno portato il titolo fino quasi al livello del prezzo riconosciuto dal giapponesi. Per la chiusura dell'operazione, però, i tempi sono ancora abbastanza lunghi. Secondo la nota diffusa prima che aprisse la Borsa, infatti, il perfezionamento dell'acquisto è soggetto, oltre all'approvazione delle Autorità antitrust, anche alla vendita di DL Radiators, società indirettamente controllata dalla stessa DeLclima,produttrice di radiatori per il riscaldamento.
Per sveltire le pratiche, De’ Longhi è riuscita a ottenere dai giapponesi di Mitsubishi un incremento di prezzo legato ai tempi di attesa. In base all'accordo i 4,44 euro per azione saranno integrati da una sorta di premio giornaliero, calcolato sul 4% annuo del prezzo di acquisto, per il periodo che intercorre dallo scorso 30 giugno 2015 alla data dell'effettivo trasferimento del pacchetto di controllo, stimato «entro la fine di novembre 2015», secondo le parti, con un aumento di prezzo di circa 0,07 per azione.
DeLclima assicura a Mitsubishi la tecnologia per far fronte alle recenti normative sugli impianti di condizionamento, destinate - spiega il gruppo giapponese, a diventare «sempre più severe» nei prossimi anni. Il pacchetto DelClima comprende anche le controllate Climaveneta ed Rc Group, mentre è esclusa dal perimetro Dl Radiators, attiva nei radiatori da riscaldamento di tutte le tipologie, ad acqua calda o elettrici, la cui cessione era stata deliberata dal Cda lo scorso 29 dicembre. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino