Confindustria: decontribuzione piena per l'assunzione dei giovani

Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria
Non basta il dimezzamento dei contributi per rilanciare le assunzionidei giovani. Serve una decontribuzione piena. Nell'attesa dell'intervento del presidente di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Non basta il dimezzamento dei contributi per rilanciare le assunzionidei giovani. Serve una decontribuzione piena. Nell'attesa dell'intervento del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, questo pomeriggio al Meeting Cl di Rimini, una nota dell'associazione chiarisce quale è il punto di vista degli industriali italiani. «Per ottenere il forte impatto desiderato» delle «misure tese ad agevolare l'assunzione dei giovani occorrerà investire risorse sufficienti a garantire la piena decontribuzione fiscale per i primi tre anni, ovviamente con i limiti che saranno utili a evitare usi strumentali e distorti» si legge nella nota. Ok quindi a norme anti-furbetti o anti-licenziamento che dir si voglia, ma il governo - questa è l'opinione di Confindustria - non sia troppo prudente, se deve puntare su questa misura lo faccia con   «investimenti massivi». «Solo in presenza di scelte mirate e selettive - si spiega -  sarà infatti possibile aprire le porte delle imprese a 900mila giovani nel triennio affrontando con coraggio e determinazione quello che possiamo considerare il principale problema del Paese».


D'altronde puntare sui giovani  «avrà un impatto positivo sull'economia reale rendendo più competitive le imprese e spingendo i consumi e facendo ripartire la domanda», si spiega nella nota di Confindustria, nella quale si ricorda che, a tal proposito, «il progetto giovani di Confindustria punta a conciliare gli interessi delle imprese con quelli delle famiglie perchè i giovani da assumere altro non sono che i figli delle famiglie italiane». Servono «investimenti massivi per l'assunzione dei giovani», avverte Confindustria.

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino