Cartelle esattoriali, i Comuni possono dire no allo stralcio dei crediti fino a 1.000 euro

Lo ricorda l'Agenzia Riscossione, spiegando che sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it, nella sezione «Enti Creditori», sono presenti tutte le informazioni e il modello da utilizzare

Cartelle esattoriali, i Comuni possono dire no allo stralcio dei crediti fino a 1.000 euro
Cartelle esattoriali fino a 1.000 euro, i Comuni possono opporsi allo stralcio. L'Agenzia Riscossione ha pubblicato sul proprio sito le modalità con le quali gli enti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Cartelle esattoriali fino a 1.000 euro, i Comuni possono opporsi allo stralcio. L'Agenzia Riscossione ha pubblicato sul proprio sito le modalità con le quali gli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali (come per esempio i Comuni), devono comunicare all'agente della riscossione, entro il 31 gennaio 2023, l'adozione dell'eventuale provvedimento di non applicazione dello stralcio «parziale» dei loro crediti di importo residuo fino a mille euro. A comunicarlo è la stessa Agenzia spiegando che sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it, nella sezione «Enti Creditori» sono presenti tutte le informazioni e il modello da utilizzare.

Reddito di cittadinanza, il lavoro non si potrà rifiutare. Cartelle: a marzo stralcio sotto i 1.000 euro (multe escluse)

Il meccanismo

La comunicazione di adozione del provvedimento di non applicazione dello stralcio si dovrà inviare esclusivamente all'indirizzo di Posta elettronica certificata (Pec) indicato nel modulo, insieme a una copia del provvedimento stesso. La Legge di Bilancio 2023 - ricorda l'Agenzia - prevede - per i carichi di importo residuo al primo gennaio 2023 fino a mille euro e affidati alla riscossione dal primo  gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 dagli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali - l'annullamento automatico alla data del 31 marzo 2023 delle somme dovute a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, di sanzioni e di interessi di mora, mentre le somme dovute a titolo di capitale, di rimborso spese per procedure esecutive e di notifica restano interamente dovute. Si tratta quindi di un annullamento automatico di tipo «parziale» considerato che, diversamente da quanto previsto per i carichi affidati dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, restano comunque dovute le somme residue riferite alla quota capitale.

Per le multe stradali e le altre sanzioni amministrative (diverse da quelle per violazioni tributarie e degli obblighi contributivi e previdenziali) l'annullamento parziale riguarda gli interessi, comunque denominati, mentre la sanzione, le spese per le procedure esecutive e per la notifica della cartella saranno interamente dovute. La Legge (art. 1 comma 229) prevede inoltre che gli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali possano comunque esercitare la facoltà di non applicare l'annullamento «parziale» (e quindi evitare l'annullamento anche delle somme dovute a titolo di sanzioni e di interessi) adottando, entro il 31 gennaio 2023, uno specifico provvedimento da tramettere all'agente della riscossione sempre entro la stessa data.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino