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Governo vicino alla soluzione sul nodo dell’ingorgo di rate arretrate della misura agevolativa nota come “pace fiscale”. Le forze di maggioranza hanno trovato un accordo di massima (come aveva anticipato la scorsa settimana il viceministro all’Economia, Laura Castelli) su una norma collegata al decreto Sostegni-bis in discussione in Parlamento che permetta di spalmare l’accumulo di rate relative al 2020 che si è prodotto a causa del blocco della riscossione (che va avanti da 16 mesi) e che, senza un intervento, dovrebbero essere versate entro il 2 agosto. In ballo, in particolare, ci sono quattro rate della rottamazione-ter e due del saldo e stralcio. Ebbene, l’ipotesi che ha preso quota nelle ultime ore consiste nel diluire questo versamento unico in quattro parti (da agosto a novembre) consentendo di fatto di rimandare di tre mesi la chiusura della partita. Il pagamento delle rate previste nel 2021, invece, resterebbe confermato entro il 30 novembre 2021. Anche se non si può escludere che il governo possa intervenire per modificare questa scadenza. Occorre ricordare che se il pagamento avverrà oltre i termini previsti (la legge consente ulteriori 5 giorni di tolleranza) o per importi parziali, si perderanno i benefici della misura.
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Il gettito
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La sanatoria
La misura riguarda tutte le persone fisiche che hanno percepito, nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi fino a 30 mila euro. Oggetto della sanatoria, come detto, sono le cartelle inferiori a 5 mila comprensivi di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni. L’annullamento avverrà per singola posta e non per cartella esattoriale. Il che vuol dire che per l’annullamento dei carichi non ha alcuna importanza l’importo totale della cartella di pagamento, bensì l’importo delle singole partite indicate nella medesima cartella. Così, esempio, la multa stradale costituisce un carico differente rispetto alla liquidazione della dichiarazione e se ciascuno dei provvedimenti non supera i 5mila euro, entrambi possono beneficiare dell’azzeramento.
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Il Gazzettino