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OFFERTA SPECIALE
Dopo mesi di attesa, il bonus animali domestici 2025 sta finalmente per entrare in vigore. Previsto nella Legge di Bilancio 2024, il contributo economico destinato alle spese veterinarie ha subito diversi rinvii a causa di un lungo confronto tra Governo e Regioni. Ora, con l’approvazione definitiva da parte della Conferenza Stato-Regioni, il sostegno diventa operativo.
Tuttavia, il bonus non sarà accessibile a tutti: la platea dei beneficiari è ristretta per via di limiti anagrafici e di reddito, un vincolo necessario data l’esiguità del fondo stanziato. Il budget complessivo ammonta a 750 mila euro, distribuiti in tre anni (2024-2026), una cifra che appare irrisoria se confrontata con le spese veterinarie sostenute dagli italiani. Secondo i dati della Ragioneria dello Stato, nel 2023 le famiglie hanno speso 1,13 miliardi di euro per curare i propri animali, un incremento di 114 milioni rispetto all’anno precedente.
Cosa prevede il bonus e chi può beneficiarne
Il contributo è pensato per alleggerire le spese veterinarie e l’acquisto di farmaci per animali domestici, offrendo un rimborso parziale. Ogni Regione avrà il compito di definire l’importo e le modalità di richiesta, garantendo un certo margine di autonomia nell’erogazione dei fondi.
Questo bonus non sostituisce altre agevolazioni fiscali, come la detrazione del 19% sulle spese veterinarie già prevista nella dichiarazione dei redditi, ma si aggiunge ad esse. Tuttavia, oltre alla registrazione dell’animale, saranno richiesti requisiti stringenti per accedere al contributo.
I requisiti per ottenere il bonus: età, reddito e modalità di richiesta
Il contributo è riservato a chi ha più di 65 anni e un reddito ISEE non superiore a 16.215 euro. La misura è stata studiata per offrire un supporto concreto a chi ha maggiori difficoltà economiche nel sostenere le cure veterinarie del proprio animale. Un’esigenza sempre più sentita, come dimostra la storia di Gabriella Giorgelli, ex attrice che ha dovuto affrontare ingenti spese veterinarie per la malattia della sua gatta, facendo i conti con una pensione limitata.
Le modalità di richiesta saranno definite singolarmente da ogni Regione, ma in generale sarà necessario presentare documentazione che attesti il possesso dell’animale e le spese sostenute. Inoltre, per accedere al bonus, i pagamenti dovranno essere effettuati con strumenti tracciabili.
Quali spese sono rimborsabili?
Il bonus coprirà parte delle spese veterinarie sostenute per visite specialistiche, trattamenti medici e acquisto di farmaci per animali domestici. Non saranno incluse spese accessorie come cibo, accessori o prodotti non sanitari. È quindi fondamentale conservare scontrini e fatture per poter dimostrare l’effettiva destinazione della spesa.
Come fare domanda: iter e scadenze
Ogni Regione definirà i termini esatti per presentare la richiesta, ma in generale si prevede che la domanda possa essere inoltrata tramite piattaforme digitali regionali o attraverso i servizi sociali locali. Le scadenze per l’invio delle domande saranno comunicate ufficialmente nei prossimi mesi, quindi è consigliabile monitorare i siti istituzionali per rimanere aggiornati.
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