Bce: «Tassi bassi a lungo. Italia, il debito scende troppo lentamente»

Bce: «Tassi bassi a lungo. Italia, il debito scende troppo lentamente»
I tassi di interesse di riferimento e continua ad attendersi che rimangano sui livelli attuali per un prolungato periodo di tempo, e ben oltre l'orizzonte degli acquisti netti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I tassi di interesse di riferimento e continua ad attendersi che rimangano sui livelli attuali per un prolungato periodo di tempo, e ben oltre l'orizzonte degli acquisti netti di attivita«. È quanto si legge nel bollettino economico della Banca centrale europea, nel quale si ricorda inoltre che 'nella riunione di politica monetaria del 14 dicembre 2017, il Consiglio direttivo ha concluso che un ampio grado di accomodamento monetario è ancora necessario per assicurare un ritorno dell'inflazione verso livelli inferiori ma prossimi al 2%'.


Ad ogni modo, le stime 'indicano un ritmo sostenuto dell'espansione economica e un significativo miglioramento delle prospettive di crescità e alla luce di questo, 'secondo il Consiglio direttivo, il forte slancio congiunturale e la considerevole riduzione della capacità inutilizzata nell'economia inducono a ritenere con maggiore fiducia che l'evoluzione dei prezzi convergerà verso l'obiettivo di inflazionè. Tuttavia, si ammonisce nel bollettino, 'allo stesso tempo, le pressioni interne sui prezzi rimangono nel complesso moderate e devono ancora mostrare segnali convincenti di una protratta tendenza al rialzò. Per questo, 'il Consiglio direttivo ha concluso che un ampio grado di stimolo monetario rimane necessario affinchè le spinte inflazionistiche di fondo continuino ad accumularsi e sostengano la dinamica dell'inflazione complessiva nel medio periodò.

La dinamica dell'inflazione continua a essere uno dei nodi chiave per le decisioni di politica monetaria della Banca centrale europea. Come indicato nel bollettino economico, anche se nel mese di novembre 'l'inflazione complessiva è lievemente aumentatà, tuttavia, 'le misure dell'inflazione di fondo hanno registrato una certa moderazione di recente, in parte a causa di fattori straordinarì. In particolare, hanno inciso 'alcune voci legate ai servizi, come le spese per l'istruzione in Italia e le assicurazioni per i trasporti in Germanià. E in questo contesto, nel bollettino si indica che 'complessivamente, le misure dell'inflazione di fondo non hanno ancora mostrato segnali convincenti di una sostenuta tendenza al rialzò. In particolare, si spiega che 'le pressioni sui prezzi a livello mondiale restano forti ma non si sono ancora trasmesse alle fasi successive della catena di formazione dei prezzi nell'area dell'eurò.


Ha invece registrato un aumento 'la crescita delle retribuzioni negli ultimi trimestrì. In particolare, 'tale incremento è stato essenzialmente determinato da un maggiore slittamento salariale, che tende a reagire più rapidamente agli andamenti ciclici rispetto alle retribuzioni contrattualì. In definitiva, si legge nel bollettino, 'anche se gli effetti base al ribasso legati all'energia comporteranno probabilmente un lieve calo dell'inflazione armonizzata nel breve termine, si prevede che in seguito essa segua una dinamica al rialzo, raggiungendo l'1,7% nel 2020'. 
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino