La Bce di Mario Draghi è pronta a intervenire sui titoli di Stato italiani dopo il referendum. L’ipotesi rilanciata da Reuters non trova conferme a Francoforte,...
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No comment, si limita a commentare Francoforte, che ricorda come Bce abbia comunque già messo in cantiere un potenziamento degli acquisti nel periodo che va da oggi al 21 dicembre. Una decisione annunciata nei giorni scorsi e motivata con la necessità di compensare lo stop degli interventi fra il 22 e il 30 dicembre, in coincidenza con le festività e la conseguente minore liquidità dei mercati. In questa cornice si potrebbero teoricamente inserire gli interventi maggioratì che, peraltro, sono teoricamente possibili in particolari condizioni. Infatti, come si legge sullo stesso sito della Bce, se le «quote nazionalì negli acquisti sono rigidamente fissate nel complesso del programma, il rispetto di questa quota su base mensile (la cosiddetta capital key) non è obbligatorio». Anzi, «per assicurare l’efficace attuazione del programma» (e, quindi, per evitare eventuali oscillazioni eccessive) è concessa «una certa flessibilità». La stessa, insomma, che permetterebbe - in teoria fino a Natale - alla Bce di accelerare gli interventi e provare a tranquillizzare nello scenario post- referendum.
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Il Gazzettino