Bankitalia, Renzi insiste: «Si scelga il migliore, se vogliono Visco facciano». Botta e risposta con Laura Boldrini

Bankitalia, Renzi insiste: «Si scelga il migliore, se vogliono Visco facciano». Botta e risposta con Laura Boldrini
«Nella mozione Pd c'è un giudizio sul passato, ma per il futuro sceglierà Gentiloni. Io non ho nomi. Ho un profilo: vorrei che chiunque fosse scelto sia il...

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«Nella mozione Pd c'è un giudizio sul passato, ma per il futuro sceglierà Gentiloni. Io non ho nomi. Ho un profilo: vorrei che chiunque fosse scelto sia il migliore o la migliore possibile». Lo ha detto il segretario del Pd Matteo Renzi, ospite di 1/2h in più su Rai 3. «Volete nominare Visco? Fatelo. Volete nominare un altro? Fatelo. Ma il giudizio su quanto accaduto deve essere il più laico possibile», sottolinea.


«Sia nel merito che nel metodo rivendico quanto fatto» con la mozione Pd su Bankitalia, ha proseguito Renzi. «È curioso che la sinistra abbia una subalternità culturale verso Bankitalia, non capisco perché la Banca d'Italia non possa avere mozioni parlamentari», ha poi sottolineato l'ex premier. «Se c'è una mozione parlamentare non possono dire che questo è un atto eversivo, una mozione parlamentare non è un atto eversivo, è inserita nel dibattito parlamentare», ha aggiunto Renzi.

«Gentiloni ed io l'abbiamo saputo più o meno nello stesso momento» della mozione Pd su Bankitalia. «L'ha preparata il gruppo Pd», ha quindi precisato il segretario dem. «È evidente che il governo sapesse il contenuto della mozione al punto che su alcuni passaggi, come la discontinuità, non era d'accordo, Gentiloni mi ha chiamato e l'abbiamo cambiata», ha proseguito. «Che ci fosse una mozione era noto a tutti, che il contenuto fosse troppo duro me l'ha detto Gentiloni. Mi ha chiamato e mi ha detto: "questa parte va tolta". Io ero in treno...».

«Io quella mozione» su Bankitalia «non l'avrei giudicata ammissibile se fossi stato il presidente della Camera, che non sono», ha poi detto ancora Renzi scatenando la reazione piccata di Laura Boldrini.

«Il segretario del Pd continua a confondere regole parlamentari e scelte politiche, scaricando sulla Presidenza della Camera responsabilità che appartengono invece ai gruppi politici e a chi li guida», è stata la risposta di Laura Boldrini. «Non c'era infatti alcuna ragione regolamentare per giudicare inammissibili le mozioni sulla Banca d'Italia, a partire da quella presentata dal Movimento Cinque Stelle».


E questo, aggiunge la presidente, «per un motivo chiarissimo: se nella procedura di nomina del Governatore c'è un ruolo del Governo - e indubbiamente c'è, secondo la legge 262 del 2005 - allora c'è un diritto del Parlamento ad esercitare il suo potere di indirizzo. Come dimostrano in modo univoco i precedenti, non solo alla Camera ma anche al Senato, dove peraltro analoga mozione sulla materia è stata considerata ammissibile senza obiezioni. Non si può chiedere alla Presidente della Camera di impedire alle opposizioni di esprimersi. La Presidente giudica solo e soltanto della legittimità dal punto di vista regolamentare. Le valutazioni di opportunità politica spettano invece ai gruppi. A ciascuno dunque le sue responsabilità».

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Il Gazzettino