Bankitalia: «Il Jobs act favorisce le prospettive dell'occupazione. Fiducia migliora, ma ripresa stenta»

Bankitalia: «Il Jobs act favorisce le prospettive dell'occupazione. Fiducia migliora, ma ripresa stenta»
«Famiglie e imprese prefigurano per i prossimi mesi un lieve miglioramento delle prospettive occupazionali, a cui potrebbero aver concorso gli sgravi contributivi introdotti in...

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«Famiglie e imprese prefigurano per i prossimi mesi un lieve miglioramento delle prospettive occupazionali, a cui potrebbero aver concorso gli sgravi contributivi introdotti in gennaio e la disciplina prevista dal Jobs Act, in vigore da marzo». Così


il bollettino mensile di Bankitalia che segnala una stabilizzazione dell'occupazione a gennaio-febbraio.



«La fiducia delle imprese italiane continua a mostrare segnali di miglioramento, il ciclo industriale stenta tuttavia a superare la prolungata fase di debolezza», continua il bollettino economico della Banca d'Italia. «Indicazioni favorevoli emergono per gli investimenti, tornati a crescere nell'ultimo trimestre 2014».



In Italia, «l'ampliamento del programma di acquisto di titoli della Bce (Qe) può imprimere un impulso all'attività economica quantificabile, in base all'impatto sui tassi di interesse e sul cambio, in oltre un punto percentuale di Pil nel biennio 2015-16. È quanto si legge ancora nel bollettino economico che conferma le stime già diffuse nelle scorse settimane, «La crescita del prodotto potrebbe essere superiore allo 0,5 per cento quest'anno e attorno all'1,5 il prossimo» spiega via Nazionale.



«L'impulso fornito dalle politiche macroeconomiche si è accentuato significativamente negli ultimi trimestri e ha creato i presupposti per una ripresa della domanda interna, oltre a consolidare i benefici di quella estera», prosegue l'analisi di via Nazionale che aggiunge: ora serve «un rilancio del prodotto potenziale» per un crescita e «un aumento duraturo dell'occupazione».



«La spesa delle famiglie continua ad aumentare, seppur in misura contenuta, sostenuta prevalentemente dagli acquisti di beni durevoli», si legge ancora nel bollettino economico della Banca d'Italia. «Nei primi mesi dell'anno il clima di fiducia ha segnato un deciso miglioramento, guidato soprattutto dalle prospettive sulla situazione generale dell'economia, collocandosi in marzo sui livelli massimi dal giugno 2002».



«L'inflazione è prossima allo zero; la dinamica delle componenti di fondo rimane assai modesta», scrive ancora la Banca d'Italia, rilevando come «secondo gli analisti l'inflazione resterebbe nulla nella media del 2015». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino