ROMA Per il rilancio di Mps, governo e Bankitalia tessono la tela di una garanzia pubblica in un'eventuale ricapitalizzazione necessaria se la banca fallisse gli stress test....
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NATURA PRECAUZIONALE
L'intervento pubblico ha scopo precauzionale, ha sottolineato Padoan. «La normativa europea prevede la possibilità di interventi pubblici di natura precauzionale anche sul fronte della capitalizzazione, con riferimento ai risultati delle prove di stress. La situazione attuale, densa di rischi per la stabilità finanziaria, richiede la predisposizione di un backstop pubblico da attivare in caso di necessità, nel rispetto delle norme comunitarie». Visco non ha mai fatto riferimenti espliciti a Siena. «Le recenti tensioni, che si sono pesantemente riflesse sui corsi azionari, richiedono interventi decisi, che diano in tempi brevi un segnale di inversione di tendenza, e possibili misure di sostegno». Il sistema italiano è «solido soprattutto se confrontato con altri Paesi» ma ha «elementi di criticità» che vanno risolti «con soluzioni di mercato», evidenzia Padoa.
Per il governatore, il Fondo Atlante a sostegno delle ricapitalizzazioni delle banche e per le cartolarizzazioni delle tranche junior dei crediti deteriorati costituisce una delle importanti «iniziative private volte al sostegno di intermediari in difficoltà, che vanno nella direzione di mettere le banche in condizioni di affrontare positivamente questa fase di transizione». Padoan ricorda che «l'intervento di Atlante che può investire sia negli aumenti di capitale delle banche e sugli Npl è complementare alle riforme varate dal governo».
Visco ha dedicato ampio spazio ai crediti deteriorati. Il problema «è serio, ma può essere gestito. La riduzione della loro consistenza registrata dall'autunno scorso è un segnale incoraggiante». In particolare, spiega il governatore, al netto delle svalutazioni, l'ammontare di sofferenze delle banche italiane è di 87 miliardi, «di questi, circa 50 sono assistiti da garanzie reali il cui valore è stimato in 85 miliardi; il resto è assistito da garanzie personali, dal valore stimato di 37 miliardi, o non è garantito». Visco ricorda che «le banche significative con livelli di crediti deteriorati particolarmente elevati», detenevano alla fine dello scorso anno «15 miliardi di sofferenze, al netto delle svalutazioni già conteggiate in bilancio, anch'esse coperte da garanzie reali e personali».
Patuelli ha attaccato le norme europee e col fioretto ha rintuzzato le accuse di Matteo Renzi sul numero delle banche («in Italia è assai ridotto, sono 63 gruppi e le banche indipendenti sono meno di 70»). È necessario rivedere «al più presto» la normativa sul bail in che contrasta in parte con la Costituzione, ha sottolineato il presidente dell'Abi. Occorre «un calmiere anche per l'onerosità a carico delle banche per la contribuzione ai numerosi fondi anche obbligatori europei». «Occorre venga rivista al più presto la normativa sulle risoluzioni e sul bail-in innanzitutto per ciò che contrasta con la Costituzione italiana», ha affermato evidenziando che «innovative iniziative private come il Fondo Atlante e il rinnovato ramo volontario del Fondo interbancario prevengono i rischi di altre eventuali (e più costose per tutti) risoluzioni e respingono ogni ipotesi di bail in». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino