Bcc del Veneto spaccate a metà. S’allarga il fronte per Iccrea che oggi potrebbe essere rappresentato da una decina di banche locali come Monsile, Banca di Verona,...
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Resta la divisione a livello regionale: «Il Veneto è spaccato come al solito: non sappiamo coalizzarci attorno a una persona, a un’idea. Ho visto questo film con le Casse di risparmio, lo rivedo nelle Bcc - dice Miotto -. Il Sud d’Italia quando c’è un leader si coalizza, il Veneto invece si divide». Ora c’è chi teme scontri all’arma bianca nelle società di servizio. «Per la Federazione e le società di servizio verranno trovate delle soluzioni - confida Miotto -. Ma io ho ancora una speranza che prima o poi qualcuno dall’alto intervenga e si vada al gruppo unico. I due poli sono una scelta assurda, potremo diventare tra i primi gruppi bancari italiani».
Miotto poi passa a fotografare l’operatività: «Il 2017 è iniziato abbastanza bene, le imprese venete stanno continuando ad esportare. Per quanto ci riguarda, l’utile netto 2016 è stato di 1,2 milioni, prevediamo di farne 1,4 quest’anno». Sulla crisi delle due popolari venete il direttore della Monsile è netto: «Avevano valori sopravvalutati. Ora noi Bcc siamo rimaste le uniche realtà locali: abbiamo raccolto qualcosa da loro, ma se avessimo definito il gruppo unico prima avremo conquistato molti più clienti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino