Il “no” alla troppa austerity di Francia e Italia riceve il placet dell'Ocse

Il “no” alla troppa austerity di Francia e Italia riceve il placet dell'Ocse
(Teleborsa) - L'Italia ha fatto bene a rallentare il ritmo di consolidamento strutturale dei conti, perché questo ne rafforzerà l'attività economica. Il “no” del...

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(Teleborsa) - L'Italia ha fatto bene a rallentare il ritmo di consolidamento strutturale dei conti, perché questo ne rafforzerà l'attività economica. Il “no” del Bel Paese (ma anche della Francia) ad un'austerity eccessiva riceve l'endorsement dell'OCSE, che nell'Economic Outlook pubblicato oggi spiega come “mantenere i precedenti impegni avrebbe comportato una rapida contrazione fiscale che avrebbe probabilmente depresso ulteriormente l'attività e anche rischiato di portare la Zona Euro a una nuova recessione”. A livello di performance economica, dopo la contrazione del 2014 il PIL dovrebbe tornare a crescere a metà del 2015 e accelerare un po' nel 2016 fino all'1%. Il debito continuerà a salire dal 130,6% del PIL nel 2014 al 132,8% nel 2015, fino al 133,5% nel 2016. Il rapporto deficit/PIL, infine, dovrebbe essere del 3% quest'anno, del 2,8% il prossimo e del 2,1% nel 2016.
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Il Gazzettino