Il piano industriale di Alitalia è praticamente pronto. Le linee guida del ministero dei Trasporti, che saranno recepite nel documento finale, parlano chiaro e indicano la...
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Alitalia: dopo le nomine al vertice, prende forma la Newco
PREMESSE
Ma da dove partire? Eliminando i vincoli strutturali e cioè la flotta obsoleta e non omogenea, mettendo fine allo sbilanciamento tra aerei in leasing e quelli di proprietà, studiando un nuovo mix tra medio-breve e lungo raggio.
Per far questo, sembra evidente, la flotta andrà rinnovata, approfittando anche dei prezzi in flessione, sul modello di quanto già fatta dalla Tap. Aerei moderni, green e comodi per tagliare i costi di manutenzione e dei ricambi. La nuova Alitalia, indica il Mit, non sarà una low cost. Tutt'altro. Sono cinque i «pilastri fondamentali per il nuovo posizionamento strategico»: focalizzazione sui segmenti corporate e leisure individuale, ovvero la fascia alta della clientela; tratte di lungo raggio e feederaggio internazionale-domestico; spinta alla connettività sull'hub di Fiumicino per lo sviluppo continentale e del medio raggio, mentre Linate sarà decisivo per le rotte business in Europa. Tra i punti chiave c'è poi quello che sta più a cuore ai passeggeri italiani. L'Alitalia di Stato dovrà svolgere «servizio pubblico per collegare rotte non sostenibili con logica di mercato». Come e in che misura nel piano non c'è scritto, ma viste le proteste di questi giorni sarà un bel rebus da sciogliere. Molte tratte hanno ritorni marginali o addirittura nessuno. Forse anche per questo, per compensare, la Newco punterà su un'offerta premium.
ALTA GAMMA
Come? Con l'aumento di posti in Classe Magnifica e l'inserimento di una quarta classe di servizio (Comfort+) per intercettare la domanda corporate e business. Anche nel medio raggio ci sarà la business class per i voli oltre le 3 ore. Come ogni piano si punta poi a portare in Italia i turisti di tutto il mondo, utilizzando la piattaforma Discover Italy, mentre per i canali di vendita di biglietti si sfrutterà al massimo la digitalizzazione. Le tariffe medie, si legge sempre nel documento, aumenterà a fronte del miglioramento del servizio offerto. Il calo dei costi, grazie ad una flotta moderna, sarà invece la conseguenza dei minori oneri della manutenzione, la razionalizzazione degli equipaggi e il ridotto consumo del carburante. L'obiettivo, ma nelle linee guida non è specificato, è il break even in 2-3 anni.
IL PERIMETRO
Quest'anno la fotta avrà un perimetro di 89 aeromobili (12 breve raggio, 58 medio raggio, 19 lungo raggio), per poi crescere fino a 93 nel 2023.
Bisogna però comprare, è l'indicazione, aeromobili «Next Gen» visto che una flotta obsoleta come quella attuale comporta maggiori costi di gestione dovuti a scarsa efficienza nel consumo di carburante. Sopratutto rende impossibile realizzare un incremento di ricavi. Una flotta dotata di sistemi wifi, di intrattenimento e comfort obsoleti non attraggono, infatti, i segmenti di clientela premium, quella che genera ricavi unitari medio-alti. Insomma, tanto lavoro per Lazzerini e il presidente Caio che ieri si è limitato a dire di essere consapevole della sfida. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino