Aerospaziale, il Veneto lancia la nuova rete regionale di imprese "cosmonautiche"

La sonda Galileo
VENEZIA - La giunta regionale del Veneto ha riconosciuto come Nuova Rete Innovativa regionale «Aerospace Innovation and Research» (Air) e il «Consorzio...

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VENEZIA - La giunta regionale del Veneto ha riconosciuto come Nuova Rete Innovativa regionale «Aerospace Innovation and Research» (Air) e il «Consorzio aerospaziale e cosmonautico» (Cosimo). La rete annovera 43 soggetti suddivisi in 35 Pmi, due grandi imprese, il Centro di Ateneo Cisas «Giuseppe Colombo» dell'Università di Padova, il Dipartimento di Informatica di Verona, il Dipartimento di Management di Cà Foscari, il Dipartimento di Culture di Progetto dello Iuav, la Fondazione Univeneto con ruolo di coordinamento e rappresentanza degli Atenei veneti, e una società di servizi afferente a un'associazione di categoria. Mission di Air è il trasferimento di tecnologie innovative tra settore aerospaziale e filiera industriale del territorio, in applicazioni trasversali a elevato impatto economico e sociale, mettendo in sinergia i due sistemi con reciproci vantaggi.


La significativa capacità di ricerca e innovazione delle imprese e delle competenze scientifiche rende l'aerospazio un'area di sviluppo di tecnologie e competenze utili a stimolare la nascita di industrie emergenti o nuove nicchie di mercato. La rete, intesa come sistema regionale, può condurre le imprese e la ricerca veneta ad avere un maggiore impatto sui mercati internazionali, grazie alla possibilità di occupare le diverse componenti del mercato con tecnologie e prodotti ideati per applicazioni spaziali, ma con impatto immediato anche sul mercato dei prodotti più tradizionali. «Un'altra rete innovativa - commenta l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Roberto Marcato - per dare slancio e opportunità al nostro sistema economico che oggi, più che mai, necessita energia positiva. Il modello che abbiamo messo in piedi e la risposta che continuiamo a ottenere, con nuove richieste di riconoscimento di reti innovative, dimostrano che si tratta solo di attivare energie positive».
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Il Gazzettino