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Alberto Sandrin, presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti Esperti Contabili di Pordenone, qual è l'importanza dell'informativa economico-finanziaria per la bancabilità delle PMI?
«L'informativa economico-finanziaria è fondamentale per le PMI per diversi motivi. Innanzitutto, essa rappresenta il biglietto da visita dell'impresa di fronte alle banche e agli investitori. Questo documento non è solo un bilancio dei risultati di sintesi consuntivi, ma una mappa che traccia lo status finanziario corrente e le prospettive future dell'azienda. Un'efficace informativa economico-finanziaria deve evidenziare la capacità di generare flussi di cassa, la gestione del debito, la sostenibilità delle operazioni straordinarie e la strategia di crescita. Questi elementi risultano cruciali per le banche quando valutano la "bancabilità" di un'impresa, ovvero la sua idoneità a ricevere finanziamenti».
Perché l'informativa è importante per le PMI?
«Le PMI, spesso si trovano ad affrontare sfide maggiori nell'accesso al credito rispetto alle grandi aziende, per cui una informativa ben strutturata può fare la differenza. Essa può dimostrare che, nonostante la loro dimensione più ridotta, hanno una gestione solida e un piano chiaro per il futuro. Inoltre, in un contesto economico in rapida evoluzione, dove le banche sono sempre più prudenti nel loro approccio al prestito, una informativa economico-finanziaria dettagliata e trasparente può aiutare le PMI a distinguersi. Mostra che l'impresa non solo comprende la propria situazione finanziaria, ma è anche impegnata a comunicarla in modo chiaro e onesto. L'informativa economico-finanziaria non è solo un requisito per ottenere finanziamenti, ma è anche strumento strategico che può aiutare le PMI a navigare nel complesso mondo finanziario, costruire un rapporto di fiducia con i finanziatori tale da sostenere la loro crescita e determinare la stabilità a lungo termine».
Si tratta, quindi, di una prospettiva in chiave storico - prospettica?
«Esattamente, per una gestione efficace e per migliorare la bancabilità, le PMI devono fornire informazioni sia di carattere storico che prospettico.
Cosa possono fare le PMI per migliorare la bancabilità?
«Innanzitutto è necessario un cambiamento culturale, specialmente in termini di gestione dei rischi finanziari. Tradizionalmente, molte PMI tendono a concentrarsi principalmente sull'aspetto operativo e commerciale, trascurando talvolta la gestione del rischio e la pianificazione finanziaria. Per migliorare la bancabilità, le PMI devono adottare un approccio più proattivo nella gestione dei rischi. Ciò implica una maggiore attenzione alla pianificazione finanziaria, all'analisi e alla preparazione di strategie di mitigazione dei rischi. Questo include la gestione del rischio di credito, del rischio di liquidità e del rischio operativo. In questo processo di cambiamento culturale sono fondamentali la formazione e la consulenza per i dirigenti e gli imprenditori delle PMI. Come commercialisti siamo in prima linea al fianco delle imprese per facilitare questo percorso culturale e fornire alle PMI gli strumenti per relazionarsi con il mondo del credito».
Mi sembra di capire che la comprensione dei principi di gestione del rischio e delle pratiche finanziarie è fondamentale per prendere decisioni informate e per migliorare la relazione con le banche e altri finanziatori, come si attua questo?
«Per le PMI è essenziale non solo monitorare attentamente i cash-flow e la redditività operativa, ma anche utilizzare queste informazioni per la pianificazione e la gestione finanziaria. Questo include la preparazione di budget, la pianificazione degli investimenti e la gestione attenta del capitale circolante. La generazione di cash-flow positivi e una redditività operativa solida sono pilastri fondamentali per migliorare il sostegno del credito finanziario. Questi fattori dimostrano alle banche che l'impresa non solo è in grado di coprire i propri costi operativi correnti, ma ha anche la capacità di generare abbastanza reddito a supporto del debito. Inoltre, una gestione efficace del cash-flow può aiutare le PMI a ridurre la dipendenza dal finanziamento esterno e a migliorare la propria posizione negoziale con i creditori». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino