Lo chef Alessandro Borghese si racconta a Verissimo. Figlio dell'attrice Barbara Bouchet, il noto cuoco di fama internazionale ha svelato a Silvia Toffanin alcuni aneddoti...
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I ricordi più teneri sono però legati al papà Gigi, scomparso da poco dopo una lunga malattia: «Mio padre è stato un esempio per umiltà, impegno e modo di affrontare la vita. Faceva il banditore d’asta di tappeti, da buon napoletano ha fatto mille mestieri. Sono andato anche a vendere aspirapolveri porta a porta. Papà era un cuoco della domenica, mi ha trasmesso la passione per la cucina. Era un uomo d’altri tempi. Aveva quattro paia di mocassini che non ha mai cambiato, li faceva risuolare. Papà è stato un maestro di vita, il mio supereroe. Se ne è andato dopo una malattia lunga, 7 anni, il male del secolo. Mamma gli è stata accanto fino alla fine».
Nel 1994, ancora giovanissimo, Alessandro Borghese rischiò la vita quando lavorava sulla nave Achille Lauro: «Scoppiò un incendio di notte, c’erano 800 passeggeri, la regola vuole che lo staff scenda per ultimo prima di evacuare la nave. Prima di salire sulla zattera, tornai in camera a recuperare un walkman che mi avevano regalato mamma e papà, ero un pazzo scatenato a 17 anni. Siamo stati in balia del mare per tre giorni, a largo della Somalia, prima che venissero a salvarci. Mia madre era molto in pensiero perché avevo il passaporto americano e non arrivavano notizie. Chiamò addirittura il Presidente della Repubblica! Nonostante questo, tornai a lavorare sulle navi, con il mio walkman».
Lo chef Borghese ora è felicemente sposato, ma la storia del suo matrimonio nasce da un curioso malinteso: «Con mia moglie Vilma mi sono sposato per errore. Eravamo in aereo, c’era un rumore terribile così le dissi “ci spostiamo?”. Lei capì “ci sposiamo”, mi saltò addosso urlando “sì”. Siamo sposati da 12 anni, ho due figlie femmine».
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Il Gazzettino