Torna Zelig, con De Sica e la Hunziker c'è Gioele Dix: “Sarò ancora l'automobilista arrabbiato”

Torna Zelig, con De Sica e la Hunziker c'è Gioele Dix: “Sarò ancora l'automobilista arrabbiato”
Quattro puntate per festeggiare una storia fortunata lunga vent'anni, il modo migliore per divertire e divertirsi facendo quello che si è sempre fatto. ...

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Quattro puntate per festeggiare una storia fortunata lunga vent'anni, il modo migliore per divertire e divertirsi facendo quello che si è sempre fatto.


Senza retoriche commemorative, anzi, salutando il pubblico quando ancora la parola Zelig è di quelle che fanno fermare il telecomando sul canale che la ospita. Nella prima puntata dello show affidato alla conduzione di Michelle Hunziker e Christian De Sica - in prima serata su Canale 5 da questa sera - ci sarà anche lui, Gioele Dix, attore vero capace di passare dal teatro d'autore al cabaret. Perché, come si dice, chi ben comincia et cetera. E cominciare con Gioele Dix ha il suo perché.

Cosa significa per lei tornare a Zelig per una storica ultima volta?
«Innanzitutto per me Zelig significa non solo il programma che ha cambiato il modo di pensare alla comicità in tv, ma il mitico locale in viale Monza 140 a Milano. Quello spirito e quel palcoscenico rimangono. Certo, festeggiare la fine di un percorso dà dispiacere. Ma Zelig, come fanno i grandi, lascia nel momento giusto».

Che cosa porterà questa sera sul palco di Zelig?
«Tornerò ad essere l'automobilista incazzato. Senza occhiali scuri, questa volta. Voglio guardare negli occhi e salutare il pubblico. Parlerò dell'ultima insidia per i nervi del mio personaggio: l'uso del cellulare mentre si guida».

In cosa si sente debitore di Zelig?
«Questo programma mi ha permesso di incontrare un pubblico di giovani e di riproporre ad esso il mio automobilista, nato parecchi anni prima. Gli devo anche la sua alta qualità, che ha spinto noi comici a dare il massimo. A molti di noi, soprattutto quando andavamo in onda al Teatro degli Arcimboldi, tremavano le gambe prima di andare in scena».

In teatro sta finendo di portare Il malato immaginario di Moliére: i suoi progetti futuri?
«Un bel one man show per il 2018, in cui parlo della mia vita e del mondo del teatro. Con un'orchestra dal vivo. Quindi canterò, anche». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino