Sanremo 2020, i Pooh rifiutano di tornare all'Ariston: «Abbiamo preso strade diverse»

Sanremo 2020, i Pooh rifiutano di tornare all'Ariston: «Abbiamo preso strade diverse»
Le premesse per il grande ritorno c'erano tutte: da un lato il trentennale della vittoria con Uomini soli, dall'altro le celebrazioni per i settant'anni della storia...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le premesse per il grande ritorno c'erano tutte: da un lato il trentennale della vittoria con Uomini soli, dall'altro le celebrazioni per i settant'anni della storia del Festival, di cui loro - grazie proprio al primo posto nell'edizione del 1990 - sono stati in qualche modo protagonisti. Ma alla fine, nonostante il corteggiamento di Amadeus e della Rai, al Festival di Sanremo 2020 i Pooh non ci saranno: «Se avessimo accettato, avremmo riacceso le speranze dei fan dopo il tour d'addio e creato false aspettative. Non ci sembrava il caso. A malincuore abbiamo detto no», spiega Roby Facchinetti (75), storica voce del gruppo ormai sciolto da più di tre anni. Niente da fare, insomma: se i Pooh non si sono riuniti per Sanremo, difficilmente torneranno a suonare insieme in altre occasioni. D'altronde dopo lo scioglimento del 2016, i vari componenti hanno preso ciascuno una strada diversa. Facchinetti, che nel 2018 si presentò in gara al Festival in coppia con Riccardo Fogli, ha passato gli ultimi mesi a scrivere un musical insieme all'ex compagno di band Stefano D'Orazio: «Siamo in contatto con alcuni produttori, vorremmo portarlo in scena il prima possibile».


Red Canzian racconta la lotta contro il tumore: «Dopo 17 anni era ancora in circolo»
Red Canzian, la telefonata a sorpresa per la figlia Chiara che si sposa
 

L'ex Pooh: «L'acqua, la chitarra e i sogni: così sono diventato Red»

L'ALBUM
Red Canzian ha pubblicato due anni fa l'album Testimone del tempo, mentre Dodi Battaglia (68) è impegnato con il progetto Perle: «Ero il meno favorevole allo scioglimento, ho dovuto accettare la decisione degli altri e imparare a rispettarla», sottolinea il chitarrista. Tra di loro si sentono raramente, dicono. Solo quando si devono confrontare sulle varie operazioni legate al marchio Pooh. È successo, ad esempio, con Le canzoni della nostra vita, collana ideata da Sony e distribuita in edicola che ripercorre la carriera del gruppo (il primo volume, Opera prima, è disponibile dal 10 gennaio, e il 17 sarà la volta di Uomini soli): ogni uscita è arricchita da un fascicolo con foto e interviste in cui i Pooh raccontano aneddoti e curiosità sulla nascita dei brani che li hanno resi celebri. Un modo per far continuare a vivere la loro storia, segnata da successi discografici ma anche da momenti di crisi: dall'uscita dal gruppo del batterista Valerio Negrini (che continuò a collaborare con i Pooh come autore, fino alla sua scomparsa avvenuta nel 2013) alla separazione dal produttore Giancarlo Lucariello, passando per l'addio di Riccardo Fogli. «Ogni volta che all'interno del gruppo c'è stata una frattura, ce l'abbiamo messa tutta per andare avanti compatti. E dai momenti di crisi sono nati i nostri lavori migliori», dicono Facchinetti e Battaglia. Un vero addio non ci sarà mai, in realtà: «Abbiamo creato qualcosa che resterà anche quando noi non ci saremo più e rappresentato il simbolo dell'amicizia in musica. Come diciamo in una canzone, si può essere amici per sempre. E anche se le nostre strade adesso hanno preso direzioni diverse, noi continuiamo ad esserlo.


Nel 1997 vinsero Sanremo, i Jalisse: «Ci hanno sparato contro cannonate» Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino