SANREMO - Battute a raffica, sul presidente turco Erdogan «che sta venendo a Sanremo perché ha saputo che ci sono 1300 giornalisti liberi», sul...
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Fiorello voleva fare lo scaldapubblico e ha fatto lo scaldafestival alla sua maniera: dopo l'incursione dell'uomo che cercava un «contatto con il procuratore della Repubblica», subito allontanato dal palco, lo showman si è preso la scena, svelando innanzi tutto il motivo che lo ha spinto ad essere all'Ariston, un messaggio su Whatsapp di Baglioni: «Ciao Rosario, mi sono trovato a essere il sacrestano nel tempio della musica italiana - e qui, chiosa, gli hanno già levato dal compenso l'8 per mille - in queste notti di note, di emozioni che si intrecciano a passioni, sai quanto la tua arte sia sinonimo di sentimenti. Potresti essere il mio gancio in mezzo al cielo».
«Claudio, se ci metti la musica vai terzo in classifica!». «Qui - sottolinea Fiorello - ci si gioca la carriera, ci ho messo anni per diventare un sex symbol e ora me lo gioco qua». Poi si rivolge al dg Rai Mario Orfeo in platea e scherza sulle elezioni imminenti: «Occhio che il 4 marzo arriva, se vince il toy boy di Orietta Berti, si va a casa poi... Ma non sono qua per fare monologhi comici, o sulle tecnologie, o sui vegani». Poi le battute sul festival: «Guardate che meraviglia, è un festival avantissimo, è l'unico dove non si eliminano i cantanti, ma direttamente il pubblico, tagliando le file. Del resto se li elimini i cantanti se ne vanno, gli alberghi si svuotano. Ora è tutto pieno, io dormo con i coristi». Fiorello ne ha anche per le canzoni: «ne ho sentite tre o quattro che voglio usare il prossimo Capodanno...», dice simulando il trenino. «Il preludio di Chopin a confronto è una samba, ovviamente i testi sono bellissimi, con Baglioni non poeta essere altrimenti. Uno che scrive Avrai per il figlio... che però qualche giorno fa gli ha chiesto: papà, che me devi dà?. Renato Zero quando è nato il figlio ha detto: Lui chi è?».
Certo, sottolinea Fiore, «mancano i rapper, non c'è Mondo Marcio, Fabri Fibra, Sfera Ebbasta, nessuno dice ciao fratè, spacca, bella raga, al massimo bella ruga.
Il Gazzettino