«Non ho nostalgia degli anni Ottanta, non mi manca nulla di quell'epoca. Ogni decade ha le sue regole, i suoi pro e i suoi contro». Può dirlo, Sabrina...
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In tour per buona parte dell'estate: quale show porta sul palco?
«Al momento è uno showcase con i miei maggiori successi, musica e spettacolo con coreografie, accompagnata da 30 ballerini».
Sta anche lavorando a un nuovo disco.
«Sì, ma siamo ancora agli inizi: studio dei brani, prime registrazioni. C'è tempo per dire tutto. In luglio giro per l'Europa, soprattutto località marittime, da Ibiza a Tenerife. Poi ad agosto penserò alla famiglia: vado in America, solo relax».
Che differenza vede nella scena musicale attuale rispetto agli Anni 80?
«Se prima uscivano 50 nomi all'anno, adesso ne escono 50 al mese. Gli Anni 80 furono più simili ai 70. Oggi, inoltre, le star femminili sono aiutate da photoshop: ai nostri tempi non c'era. Eravamo nude e crude. Vere».
Le piacciono i talent? E i reality?
«Non li seguo: in Europa almeno una sessantina tra talent e reality mi hanno cercato: ho sempre detto di no. Guardo poco la tv».
Cosa ne pensa, lei che cantò Siamo donne, della campagna #metoo?
«Sicuramente, oggi i prepotenti ci pensano due volte prima di agire. Bisogna però distinguere tra modi e modi. Di fronte alle avance, sono sempre stata più aggressiva, nella reazione, di ciò che avevo subito». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino