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Francesco Facchinetti sfoga la sua rabbia sui social per l'aggressione subita dal padre, Roby Facchinetti mentre si trovava nella sua casa ai piedi di Città Alta a Bergamo con la moglie Giovanna e gli altri due figli. «Mio padre, mio fratello e mia sorella hanno subito una rapina a mano armata in casa, una di quelle cose brutte che vorresti non capitassero mai nella vita, che vedi nei film e pensi non possano mai succedere. Invece purtroppo capita - ha raccontato ai follower Instagram il figlio del cantante e tastierista dei Pooh - Fortunatamente stanno bene. Sono molto triste e amareggiato per come si è trasformato il nostro Paese».
Roby Facchinetti, lo sfogo del figlio dopo il furto
Tre malviventi sono entrati nella villa di Roby Facchinetti e hanno tenuto in ostaggio lui, sua moglie e uno dei suoi figli e hanno portato via gioielli, orologi e altri oggetti di valore. L'attacco del figlio del frontman dei Pooh va a chi dice: «“Voi siete ricchi e avete la villa, ecco perché entrano in casa vostra”» e spiega con forza che «non è una condanna avere una villa, né aver guadagnato i soldi onestamente.
Ecco perché lui si è trasferito altrove: «Chi può, come ho fatto io, va ad abitare da un'altra parte. Per chi si domanda come mai siamo andati a vivere in Svizzera, il motivo è questo: non voglio crescere i miei figli in un Paese in cui non possano essere liberi». Francesco racconta quindi i suoi timori da padre: «Ho paura di farli andare al parchetto, di farli giocare al campetto vicino a casa. Ho paura di lasciare mia moglie a casa da sola o con i miei figli. Non voglio più questo. Allucinante».
L'invettiva su Instagram
E l'invettiva continua: «Complimenti a voi, incapaci e capre, che avete reso il Paese più bello del mondo un Paese insicuro, in cui c'è da aver paura. Voi incapaci, che avete governato il Paese negli ultimi 30 anni, quando andate a letto guardatevi allo specchio e fatevi schifo» .
Secondo quanto ricostruito finora, i banditi sarebbero entrati in azione in tarda serata, con il volto coperto da un passamontagna, e armati di pistola hanno minacciato i presenti costringendoli, da quanto si apprende, ad aprire una cassaforte. Senza aver forzato porte o finestre, i tre si sarebbero mossi con estrema padronanza nella villa del cantante, dove non è ancora stato quantificato il bottino del colpo sul quale continuano a indagare gli uomini della squadra mobile.
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