Compirà 85 anni a settembre e quest'anno festeggia anche i 63 anni di carriera. Ornella Vanoni non è solo un'artista longeva, ma anche una donna che ha...
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Intervistata da Candida Morvillo per il Corriere della Sera, Ornella Vanoni ha parlato innanzitutto della sua adolescenza e della sua giovinezza: «Ero giovane e bellissima, ma infelice perché non riuscivo ad apprezzarmi. Ero timida e insicura, mi vergognavo della cicatrice da tisi che avevo sul collo e quindi mandavo avanti il corpo, in shorts e zoccoli alti. A Paraggi mi multavano sempre per oltraggio al pudore. Per vincere la timidezza, un'amica mi convinse a scegliere il teatro e a iscrivermi alla scuola del Piccolo». Qui conobbe Giorgio Strehler, il suo primo grande amore: «Per un anno intero mi seguiva in auto mentre viaggiavo in tram. Mio padre era disperato, non riusciva ad accettare che avessi una storia con un uomo sposato. Lui è stato l'uomo che mi ha amato di più, io l'ho amato sicuramente di meno. L'ho lasciato perché soffrivo per i suoi vizi, che non riuscivo a sopportare. Giorgio mi ha fatto scoprire la cultura, anche se diceva che non ero portata per il teatro: era vero, perché soffrivo d'ansia e ancora oggi ho molti problemi a conviverci».
Dopo la fine dell'amore con Strehler, per Ornella Vanoni arrivò la storia con Gino Paoli. «Ci presentarono e lui scrisse per me Senza fine. Anche lui, come Giorgio, era sposato. Oggi dice che ricordo solo il peggio della nostra storia, ma mi tradiva in continuazione e non c'era mai. E io piangevo» - ricorda la cantante - «L’ho lasciato col cuore che era uno spezzatino. Sua moglie mi disse: “Se me lo porti via, non vivo”, io me ne andai. Lui mi ha dato la colpa d’essere sparita e si mise subito con Stefania Sandrelli». Alla fine, Ornella Vanoni sposò il produttore Lucio Ardenzi, ma le vicissitudini sentimentali non si sarebbero certo concluse col matrimonio: «L'ultima tranvata l'ho presa a 60 anni, ho confuso la durezza con la forza. Non voglio neanche nominarlo, era arido e permaloso, io sono ironica, potete immaginare il disastro...».
Ornella Vanoni oggi vive l'amore in maniera diversa, ma continua a vederlo come quando era una ventenne: «Per me è qualcosa di necessario, ritengo più importante amare che essere amata». Oggi la cantante vive due amori, entrambi in maniera platonica: «Con lo scrittore e poeta Pino Roveredo ho un rapporto a distanza, lui sta a Trieste, io a Milano. Un amore che non si consuma, quindi eterno. E poi c'è Francesco Leto, altro poeta e amico dell'anima. Mi viene a trovare spesso, passiamo intere notti a parlare. Non cerco storie convenzionali. A 80 anni, il sesso non ti riempie il cuore e a convivere ti viene l’orticaria. Ho i miei vizi, voglio vedere Netflix fino all’alba». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino