Morgan non ce l'ha fatta a reggere l'ondata d'urto scatenata nei suoi confronti per il suo modo di fare come insegnante degli allievi del talent di Amici. I suoi modi...
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«Sono purtroppo costretta a confermare le voci che annunciano l'uscita di Morgan da Amici. È vero e lo considero un mio fallimento. Peccato». Così si è espressa Maria De Filippi, delusa e affranta per l'epilogo. L'uscita di scena di Morgan avviene alla sua maniera, così come fece a X Factor: via quando le polemiche si fanno giganti e quando si sente stretto d'assedio. La De Filippi aveva creduto in lui, rilanciandolo nel ruolo di direttore artistico. Dopo una prima stagione più che positiva Morgan è caduto nei suoi errori che spesso lo fanno precipitare a picco nel vuoto. Tutto è degenerato con autori e produzione fino agli insulti, alle accuse, le teorie complottiste e persecutorie. La conclusione è stata la risoluzione degli impegni reciproci.
È quanto afferma in una lunga e dettagliata dichiarazione Maria De Filippi.
«Non nel riconoscergli queste prerogative perché le ha - aggiunge de Filippi - ma perché ho creduto che potessero
bastare, non valutando che avrebbe anche dovuto ricoprire un altro aspetto purtroppo altrettanto necessario: corrispondere alle esigenze dei ragazzi. Creare quel legame che porti i ragazzi in gara, a credere nel loro coach; far sì che i ragazzi gli riconoscano le capacità di guida e di crescita come è giusto che sia in ogni rapporto costruttivo e mai impositivo. Questo non è successo»«. »Anzi - sottolinea ancora la conduttrice - purtroppo è successo l'esatto contrario. La squadra che Morgan ha capitanato è composta attualmente da quattro partecipanti e tre di loro hanno chiesto a noi una soluzione immediata, disposti - uno di loro con certezza - anche a lasciare il programma pur di non dover più avere obbligatoriamente Morgan come coach. Si sono sentiti non compresi, mai esaltati non nelle
loro doti perché non sanno nemmeno se le hanno, ma nello spirito di entusiasmo inteso come tensione positiva, e di fiducia con cui si vorrebbe e dovrebbe affrontare il palco del serale e la gara«.
«Amici - fa notare la sua ideatrice - è e vuole rimanere un programma che racconta al pubblico le vicende di alcuni ragazzi che hanno talento e che sperano di vederlo riconosciuto da chi fuori dal programma, potrà offrire loro un'occasione di far diventare quel che sognano, realtà.
«Dato lo stato dei fatti, e non volendo perdere una risorsa come Morgan, ho proposto - prosegue ancora De Filippi - ai ragazzi e a lui stesso, che la sua figura potesse rimanere a fare quello che spesso lui mi ha ricordato essere la miglior espressione di sé: fare musica e parlare di musica. Svincolando lui dagli obblighi degli schemi che invece purtroppo servono a far andare avanti la macchina organizzativa. E svincolando loro, i ragazzi, dalla regola che vuole che il coach decida in accordo con la produzione, i brani da assegnare, i brani da schierare e
le scelte di chi, in caso di perdita di partita, debba affrontare il ballottaggio e poi magari anche l'abbandono del
programma. Morgan non ha voluto incontrare né noi né ha voluto accettare l'invito a parlare lui direttamente con i ragazzi. Ha scelto di mandare un suo rappresentante con l'intento di spiegare ai ragazzi chi fosse davvero Morgan e quali qualità avesse da offrir loro. L'incontro tra il suo rappresentante e i ragazzi c'è stato e non ha sortito nessun cambio di visuale da parte loro. Dopo una lunga e vana attesa di un incontro con gli autori e con chi gestisce la produzione, tutto è degenerato. Da lui sono partiti gli insulti, le accuse, le teorie complottiste e persecutorie, fino alla ovvia e necessaria risoluzione degli impegni reciproci. Peccato».
«Morgan - conclude De Filippi - è e rimane una persona che ho stimato e che stimo per essere com'è. Tutti mi dicono che presto farà in modo che su di noi ricadano le più brutte nefandezze. Spero di no e laddove fosse, spero di continuare a rimanere salda nel mio pensiero su di lui. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino