Aveva vissuto il suicidio di suo marito Vettor Pisani che si impiccò nella sua abitazione nel quartiere romano di Testaccio a 77 anni nel 2011. Mimma Pisani, poetessa, scrittrice, performer, moglie e compagna d'arte è morta nelle scorse ore a Roma. Nata a Bari come Carmela, aveva studiato letteratura con Ferruccio Ulivi all'Università di Bari, si era poi formata seguendo le lezioni di Elèmire Zolla e quelle di Bruno Toscano all'Università di Roma. Ha pubblicato i libri di poesia «Per Versi», «Aureo Stagno», «Verso Campo dè Fiori», «L'Angelo dell'Occidente» ed ha partecipato al 'Bunker poeticò all'interno della 49esima Biennale di Venezia. Ha pubblicato il romanzo «Muraglia» (Laruffa, 2018). Mimma fu la «complice» dell'arte visionaria di Vettor Pisani teorizzata come «teatro perturbante».

Da quando Vettor Pisani apparve sulla scena dell'arte romana (anche lui era originario di Bari) Mimma fu l'interprete delle sue performances, a partire da «Scorrevole» del 1970, seguita da «Io Edipo amico a volte di Freud» del 1971 presentata alla Biennale di Parigi. Mimma produsse scritti per quasi tutte le mostre di Vettor, poi raccolti nel libro «Il lettore capovolto» (2011). Ha realizzato anche i video «L'Angelo dell'Occidente I, II» (2004-2005); «Il Pranzo di Marta» (2005); «Orazione» (2007); «Il Pasto Sacro» (2007); «Animanimale» (2008); «Ritratto di Jeanne» (2008); «Femme Fàtale» (2008); «Estasi» (2009); «Doppiati e Salomèsolote» (Napoli, 2011). Ha scritto di critica cinematografica per «Risk Arte Oggi», «Crudelia», «La Barriera». 

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