Mick Jagger torna solista: due singoli “politici"

Mick Jagger
Ha aspettato che si concludessero i festeggiamenti del suo 74/o compleanno per tornare con una zampata solista politica e rock: così Mick Jagger ha sorpreso tutti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ha aspettato che si concludessero i festeggiamenti del suo 74/o compleanno per tornare con una zampata solista politica e rock: così Mick Jagger ha sorpreso tutti pubblicando oggi i singoli “England Lost” e “Gotta Get A

Grip”, primo progetto discografico solista per il frontman dei Rolling Stones da “Goddess in the Doorway” del 2001.

«Ho iniziato a scrivere i due brani ad aprile, e ho voluto che fossero pubblicati subito - ha dichiarato Jagger in una nota - Non volevo che perdessero il loro impatto intrinseco». Le due “instant song” sono infatti la risposta ironica e salace a quella che la rockstar inglese definisce «l'epoca di confusione e frustrazione che stiamo vivendo», un ritratto satirico in particolare del Regno Unito post-Brexit, risultato «dell'ansia e la consapevolezza di non conoscere il cambiamento politico in atto».

Così in “England Lost” (“L'Inghilterra ha perso”) l'immagine di una partita di calcio è allegoria di un Paese smarrito:
«Parla della consapevolezza di vivere un momento molto difficile della nostra storia, di non sapere dove ci troviamo e della sensazione di insicurezza. Ovviamente le parole sono scandite da una grande quantità di umorismo, tuttavia non manca il senso di vulnerabilità caratteristico della nostra situazione come nazione».
Una nazione che pare intrappolata in se stessa: «Avevo una ragazza a Lisbona e una a Roma, ora dovrò starmene a casa, calare le serrande e sprangare le porte - recita il testo - Londra sarà come Singapore, ma non altrettanto calda».

In “Gotta Get A Grip” lo sguardo è allargato a un mondo «sottosopra, guidato da lunatici e pagliacci» in cui «nessuno dice la verità e a governare è una gabbia di matti». Si menzionano la corruzione e l'immigrazione («I migranti arrivano in massa, i rifugiati fanno innervosire. Controlliamoli, teniamoli fuori. Intellettuali, tappate la bocca»), si citano Isis e fake news e le presunte soluzioni come agopuntura, religione o piacere sessuale, accomunate non senza ironia. Il messaggio però è di riscatto: «Nonostante tutto quello che sta succedendo devi prendere in mano la tua vita, essere te stesso e cercare di creare il tuo destino - spiega Jagger - Abbiamo

chiaramente innumerevoli problemi. Quindi sono politicamente ottimista? No».



  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino