Massimo Giletti e la sospensione di Non è l'Arena, il giornalista rompe il silenzio: «Ci sono intercettazioni terribili, dicevano: “Va chiuso”»

Il giornalista commenta il caso nel corso della sua trasmissione radiofonica su Rtl 102.5

Massimo Giletti e la sospensione di Non è l'Arena, il giornalista rompe il silenzio: «Ci sono intercettazioni terribili, dicevano: “Va chiuso”»
«Vorrei dire tante cose e verrà il giorno in cui potrò dirle... In questo momento ho tanto rispetto per i magistrati, data la situazione delicata....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Vorrei dire tante cose e verrà il giorno in cui potrò dirle... In questo momento ho tanto rispetto per i magistrati, data la situazione delicata. L'importante è avere la coscienza a posto, poi la verità verrà fuori». Massimo Giletti commenta per la prima volta pubblicamente la sospensione (che in realtà è una chiusura) di Non è l’Arena, il programma che ha condotto per sei stagioni su La7. E lo fa nel corso della sua trasmissione radiofonica su Rtl 102.5 ricordando di avere «un contratto che mi vincola all'azienda in cui ho lavorato per sei anni e per rispetto a questo contratto non posso parlare senza autorizzazione e chiarire in modo serio».

Cosa ha dichiarato

Giletti ringrazia «le centinaia di persone che continuano a mandarmi messaggi di sostegno, non per me ma per tutto il gruppo di lavoro. Nel nostro Paese non è facile fare un certo tipo di televisione, che va a disturbare chi sta nei palazzi, ma bisogna avere il coraggio di farla - sottolinea - Quando c'è una situazione delicata, abbiamo il dovere doppio di andare nelle sedi corrette, io l'ho fatto, il resto sono chiacchiere». Prosegue Giletti: «Ci sono intercettazioni terribili, dove qualcuno di importante dice che 'va chiuso Gilettì. Sono intercettazioni che fanno capire quanto quel lavoro era importante. Ma noi non molliamo e continueremo a farlo. Lo devo alle persone che ci hanno seguito ma per rispetto dell'azienda per cui ho lavorato non posso dire altro, se non ringraziarla per ciò che mi ha fatto fare in questi ultimi anni». 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino