«Marilyn Manson mi parlò della stanza degli stupri», la rivelazione choc della cantante Phoebe Bridgers

«Andai a casa di Marilyn Manson da adolescente, e lui mi parlò della "stanza degli stupri"». Si aggrava la posizione della rockstar americana...

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«Andai a casa di Marilyn Manson da adolescente, e lui mi parlò della "stanza degli stupri"». Si aggrava la posizione della rockstar americana accusata di violenza sessuale da parte della sua ex compagna, l'attrice Evan Rachel Wood. Nelle ultime ore, infatti, anche la musicista 26enne Phoebe Bridgers ha rotto il silenzio e ha rivelato alcuni dettagli inquietanti sulla personalità di Brian Hugh Warner, vero nome di Marilyn Manson.

 

 

«Sono andata a casa di Marilyn Manson - scrive in un tweet la musicista - quando ero adolescente, con alcuni amici. Ero una grande fan. Parlava di una stanza della sua casa chiamandola "stanza degli stupri", ho pensato che fosse solo il suo orribile senso dell'umorismo da confraternita studentesca», si legge. Poi Bridgers ha aggiunto: «Ho smesso di essere una fan. Sto con tutte coloro che si sono fatte avanti», ha scritto.

 

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Dichiarazioni che giungono a distanza di pochi giorni dalla decisione dell'etichetta Loma Vista di prendere le distande da Marilyn Manson, interrompendo ogni collaborazione professionale con lui. Ed è proprio all'ambiente professionale che adesso la cantautrice punta il dito, accusando una certa omertà sulle vere abitudini di Brian Warner: «L'etichetta sapeva - scrive Bridgers - la direzione sapeva, la band sapeva. Prendere le distanze ora, fingendo di essere scioccati e inorriditi è veramente patetico», ha scritto la 26enne.

 

 

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Il Gazzettino