Una ciocca di capelli conservata in una collezione privata negli Usa potrebbe aprire una clamorosa caccia al Dna di Leonardo da Vinci. Missione complessa, difficile e ambiziosa...
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«La sfida - prosegue Alessandro Vezzosi - è partire da questo reperto per cercare il Dna di Leonardo. Non diamo la certezza assoluta del documento di antica provenienza francese circa l'appartenenza della ciocca a Leonardo tuttavia ci stimola a battere la strada per affrontare un tema affascinante».
I DISCENDENTI
Nel concreto il Dna ricavato dai capelli sarà confrontato coi «discendenti viventi di Leonardo da Vinci, che abbiamo individuato qui in Toscana, e inoltre con alcune sepolture, anche all'estero». Si parla di tracce che conducono fino alla Francia e alla Spagna. Ad ogni modo la storica Agnese Sabato, presidente di Leonardo da Vinci Heritage, afferma che la ciocca «è l'elemento che mancava per dare ulteriore concretezza scientifica alle nostre ricerche storiche. Grazie ad analisi genetiche su questo reperto, che saranno incrociate con gli esami sul Dna dei discendenti viventi e delle sepolture che abbiamo individuato negli ultimi anni, è ora possibile fare verifiche per la ricerca del Dna del genio, anche in rapporto alla tomba di Leonardo ad Amboise». Tomba universalmente conosciuta per ospitare le spoglie del genio del 500 ma che nell'ambito di questo studio potrebbe venire indagata dal team di Vezzosi. Il 2 maggio lo start ufficiale a questo studio imponente con una conferenza a Vinci.
Un'occasione, quindi, per celebrare con quello che a tutti gli effetti può essere un vero e proprio inedito tutte le iniziative in corso in Italia e all'estero per ricordare il Genio toscano del cinquecentenario della morte.
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Il Gazzettino