Ischia, fuochi d'artificio troppo rumorosi, Baglioni interrompe il concerto

«Durante il concerto di Claudio Baglioni di venerdì sera al Negombo a Ischia il cantantautore si è dovuto fermare due volte a causa dei botti illegali. Infatti...

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«Durante il concerto di Claudio Baglioni di venerdì sera al Negombo a Ischia il cantantautore si è dovuto fermare due volte a causa dei botti illegali. Infatti – racconta il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – da un villino vicino sono partiti fuochi d’artificio e botti a più riprese. Una figuraccia ignobile oltre che un’azione cafona e illegale. Possibile mai che questa ignobile usanza di sparare in modo selvaggio a Napoli e provincia comprese le isole anche in piena notte non si possa fermare e regolamentare? Ho parlato subito con il sindaco di Lacco Ameno affinchè fosse individuato il responsabile e mi ha detto che si tratta quasi certamente di un villino che ricade sul comune di Forio. Ho deciso quindi di chiedere al Sindaco di questo comune di multare l’incivile di turno e di scusarsi con il cantautore per la tremenda figuraccia. A Ischia sopratutto nel periodo estivo a nostro avviso i fuochi andrebbero totalmente vietati a chi non lo fa a livello professionale e se non per le feste paesane».

 

«Il dramma dei fuochi sparati in tutte le ore del giorno e della notte sul nostro territorio – continua Borrelli – è diventato un fenomeno inaccettabile che va regolamentato molto duramente multando in modo pesante coloro che sparano senza licenze e senza autorizzazioni e in diversi casi anche totalmente vietato. Questi “sparatori” a nostro avviso sono quasi sempre super cafoni che disturbano la quiete pubblica e qualche volta danneggiano anche la natura come è successo qualche settimana fa sulla discesa Coroglio a Napoli dove la macchia mediterranea ha preso fuoco a causa dei botti. In alcuni casi a sparare è direttamente la camorra per segnalare l’arrivo di una partita di droga o festeggiare la liberazione di un boss o un affiliato». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino