Il premio Pulitzer Hisham Matar: «Scrivere è come volare»

Il premio Pulitzer Hisham Matar: «Scrivere è come volare»
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«Come sono diventato scrittore? Anch’io sono stato uno dei tanti bambini per i quali leggere portava con sé una connotazione negativa perché vittima di un’educazione scolastica non creativa: solo verso i 14 anni qualcuno ha schiuso quella porta per me e ci sono caduto dentro con un entusiasmo grandissimo, capendo che quello era lo spazio di massima libertà». È il racconto che lo scrittore libico premio Pulitzer Hisham Matar ha fatto nel corso dell’inaugurazione del festival Dedica, iniziato a Pordenone in edizione online. «E lo stesso vale per la scrittura - ha aggiunto -: ho paragonato lo scrivere al volare, un gesto di completo abbandono inteso come libertà, ma anche come qualcosa che esige rigore. Scrivendo forse dobbiamo abbandonare i nostri obiettivi che ci prefiggiamo in modo così chiaro, tipo l’approvazione da parte degli altri o l’asserzione delle proprie idee, per quanto ci possa sembrare nobile questo. Si tratta di abbandonare e meditare sulla natura della libertà stessa - ha concluso -: rapportata all’arte significa non necessariamente luogo dove arrendersi agli impulsi più immediati, ma piuttosto collocarci in uno spazio dove ci sentiamo più attivi intellettualmente o sotto qualche altro profilo». 

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Il Gazzettino