«Mi addolora molto ascoltare le accuse rivolte a Fausto perché non corrispondono in nessun modo alla persona che conosco, pur nutrendo il massimo rispetto per le...
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Al settimanale Oggi che per per primo aveva parlato della presunta crisi coniugale per la coppia formata dal regista di Notte prima degli esami e dalla Zanella, attrice e madre di una bambina spiega : «Girano molte voci e tali sono per me. Mia madre non sta bene e questa è la mia priorità ora».
Intanto, però, dopo le dieci testimonianze raccolte - e messe in fila in una sequenza choc - dalle Iene contro Brizzi (quasi tutte anonime, tranne quelle dell'ex Miss Italia Clarissa Marchese e della modella Alessandra Giulia Bassi), si allunga la lista delle donne che puntano il dito contro il regista. In particolare, è la tatuatrice Vanya Stone a raccontare a "Grazia" la storia di un provino trasformatosi in abuso: e i dettagli - il loft, l'invito a spogliarsi, la proposta di un massaggio, gli approcci sempre più pesanti - ancora una volta sembrano ripetersi. «Mi fissava con occhi che facevano paura. Poi sono riuscita a sbloccarmi: sono saltata in piedi e gli ho gridato che era un porco, un pervertito. Lui mi ha afferrata per le braccia cercando di fermarmi, dicendomi che, in fondo, sapeva che piaceva anche a me. Gli ho dato una spinta e sono fuggita giù per le scale», sottolinea Vanya, spiegando di essere «andata dai carabinieri a fare un esposto. Ma non è servito. Mi hanno detto che non avevo prove, che non potevano agire. Non so neanche se mi hanno creduto». E sempre "Grazia" ha raccolto la testimonianza di Rossella Izzo, che racconta il disagio provato da alcune allieve dell'accademia di recitazione Actor's Planet, invitate dal docente Brizzi nel suo studio per parlare, fare provini e per consigli come essere "disposte a tutto". «Abbiamo allontanato lui e anche altri, assicura Izzo.
Dalla parte di Brizzi, in una vicenda lacerante che fa discutere in questi giorni l'Italia, si schiera Vincenzo Salemme: «Io conosco Fausto benissimo e mi sembra tutto talmente assurdo che, mamma mia...
«Non è mai troppo tardi per denunciare« violenza e molestie, tuona da Taormina la commissaria europea per la Giustizia e la parità di genere, Vera Jourova, parlando del caso Weinstein con l'Ansa a margine del G7 sulle Pari opportunità. È «molto preziosa», sottolinea, la mobilitazione "MeToo" che sta dilagando sui social. «Le donne hanno avuto il coraggio di portare alla luce le loro storie personali. Finalmente ci rendiamo conto di quanto sia vasto questo problema». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino