Tre persone indagate e 21 opere sequestrate nell'ambito dell'inchiesta della procura di Genova sui presunti falsi esposti alla mostra su Modigliani a palazzo Ducale. Il...
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L'inchiesta, affidata ai carabinieri del nucleo operativo tutela patrimonio culturale di Roma, era partita da un esposto del collezionista d'arte toscano Carlo Pepi. Era stato lui a sollevare dubbi sull'autenticità e sull'attribuzione di alcune opere esposte, supportati da una dichiarazione dello studioso d'arte Marc Restellini che aveva scritto: «Questa mostra è dubbia e ho dovuto segnalare questa situazione alle autorità italiane non appena ho visto il contenuto. L'Istituto conosce queste opere, si tratta di falsi, disponiamo di tutta la documentazione e prove scientifiche per confermarlo. Si tratta di falsi noti per almeno un terzo dei dipinti esposti». I militari avevano nominato una propria esperta, Mariastella Margozzi, che aveva confermato la tesi di Pepi. La procura di Genova aveva così nominato una propria consulente, Isabella Quattrocchi.
Palazzo Ducale «prende atto dell'iniziativa della Procura di Genova, alla quale ha fornito come doveroso la massima collaborazione» si legge in una nota e si considera “parte lesa”. «In conseguenza del procedimento in corso e indipendentemente dalle sue evoluzioni e da come si concluderà, Palazzo Ducale ha subito consistenti danni d'immagine e materiali (e rischia di subirne ulteriori) e si configura esclusivamente come parte lesa - afferma ancora l'ente genovese -.
Il Gazzettino