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Era probabilmente la conduttrice più attesa di questa edizione del Festival di Sanremo. Drusilla Foer fa il suo esordio sul palco dell'Ariston. Scesa dagli scalini con un lungo abito nero, ha subito inscenato una gag con Amadeus. Drusilla ha cominciato a cantare e il conduttore l'ha fermata: «Scusate, non era previsto», dice Ama. «Io sono qua per cantare - ribatte Drusilla -, invece dovrei stare a presentare con lei tutta la sera? Mi faccia parlare con il direttore artistico...», gli controbatte Foer, che lo chiama Amedeo. Poi introduce Massimo Ranieri.
Drusilla si emoziona, poi si veste da Zorro
«Venticinque cantanti? Ma sei pazzo?», dice Drusilla ad Amadeus.
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Monologo sull'unicità
All'1.30, poco prima della classifica finale, è il suo momento. Amadeus le lascia finalmente il palco e lei si lascia ad andare ad un lungo monologo: «Una parola che mi piace è unicità. Dobbiamo capire di cosa siamo fatti. Certamente cose belle, ma non è facile entrare in contatto con la propria unicità. Il modo per riuscirci è prendere il bello e il brutto e portarlo in alto. Così sarà più facile aprirsi all'unicità degli altri e mettere fine ai conflitti. L'atto più rivoluzionario è l'ascolto. Facciamo scorre pensieri senza vergogna». A completare il quadro, una canzone, che descrive in pieno il suo essere artista a 360 gradi.
Plebiscito social
«Sei una regina, la migliori tra le compagne di Amadeus». Sui social per Drusilla sono solo complimenti. Elegante, mai sopra le righe, sempre mirata nelle battute. «La classe non è acqua», scrive Antonella Clerici. «Drusilla che si veste da uomo, geniale, è anni avanti».
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Il Gazzettino