Maurizio Crozza irrompe sul palco di Sanremo nei panni del senatore Razzi, una delle sue maschere cult. Ironizza sullo scandalo furbetti di Sanremo («Quando ho visto quelli...
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Poi una gag con la De Filippi. Dopo la presentazione da parte di Maria, Crozza-Razzi porge alla conduttrice una banconota. «Tieni 10 euro, non puoi lavorare aggratis, è diseducativo per i bambini». Poi la afferra come per stamparle un bacio, diventato ormai un format di questo festival. Crozza-Razzi bacchetta Carlo Conti che nel siparietto 'a margine' della scena, sbaglia le battute. E alla fine dello sketch, da buon genovese si fa ridare i 10 euro da Maria («Sono la paghetta dei miei figli»). E Conti ringrazia nuovamente Discovery per aver concesso la liberatoria all'attore.
Nel mirino di Crozza finisce anche Donald Trump. «Se mi chiedi di lui, mi tocchi in zona alogena». «È l'unico che mantiene le promesse, lascia stare che sono promesse del cazzo, ma le mantiene.
A fine esibizione per Crozza c'è spazio per un ringraziamento tutto personale: «Nel 2005 a Reggio Emilia, io non ero nessuno, Antonio Campo Dall'Orto venne da me e mi chiese di fare un programma a La7. Se non ci fosse lui, io qua non ci sarei mai venuto», dice rivolto al direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall'Orto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino